Il documento tratta la gestione del rischio emorragico in chirurgia generale e d'urgenza, enfatizzando fattori come la mortalità intraoperatoria, reinterventi e morbilità postoperatoria. Vengono discussi vari mezzi per la prevenzione e l'arresto del sanguinamento, tra cui tecniche meccaniche, fisiche e chimiche, nonché l'importanza delle condizioni emostatiche del paziente. Si evidenzia che i chirurghi non sono sufficienti a garantire l'emostasi nelle chirurgie epatica maggiore e pancreatica.