La pubblicità che ti sorride

Un sorriso mette sempre di buon umore, anche quando è "finto" e di circostanza può aiutare a farti stare meglio e a prendere la vita con più serenità. Ci sono moltissimi studi a riguardo alla felicità che si basano sulla psicologia positiva, una parte della psicologia che ha come obiettivo lo studio di quello che fa star bene le persone (un paio di link a video di TED davvero illuminanti: Robert Waldinger: il più lungo studio sulla felicità e Shawn Anchor: il felice segreto per vivere meglio).

Nel libro "The as if principle" lo psicologo Richard Wiseman svela un particolare meccansimo del nostro cervello (ripreso anche da Shawn Anchor nel libro: "Il vantaggio della felicità"), ovvero che non sorridiamo perché siamo felici, ma siamo felici perché sorridiamo. In altre parole, non è il nostro umore che determina le nostre azioni ma è l'esatto opposto, è quello che facciamo che determina le nostre azioni. Non ci credi? Prova a mantenere un sorriso "forzato" fino alla fine di questo articolo. Certo, non sarai la persona più felice del mondo alla fine, ma ti sentirai sicuramente meglio.

Questa tesi, che condivido, spiega molto bene perché le pubblicità che fanno sorridere o che mostrano un sorriso sono spesso molto efficaci e raggiungono lo scopo di rafforzare il sistema valoriale del brand nella mente del consumatore/cliente. L'immagine di apertura, di CocaCola, creata per l' "happiest day of the year" mette simpatia e buon umore con un gioco grafico semplice e quanto mai efficace: bottigliette di CocaCola - anche non perfettamente allineate - che mostrano un "sorriso a mille denti". Del resto, CocaCola=Enjoy!

Anche altri brand hanno cavalcato l'idea del sorriso, in primis naturalmente tutti quelli nell'industria del DentalCare, ma anche gomme da masticare, dentisti ma anche latte e cuffie professionali. E qualcuno si ricorderà anche dei Sofficini Findus (se negli anni'80 era un bambino come il sottoscritto!)