CENSIS 9° Rapporto LE CITTA’ DIGITALI IN ITALIA Sintesi del rapporto 2006
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  Le due  contraddizioni  dell’ e-government nel 2006 : Tra impegno profuso da parte delle Pa locali nella realizzazione  dei servizi on line e la loro reale offerta per molti versi ancora sporadica e sperimentale ; Tra le forti aspettative degli utenti e il largo consenso accordato all’uso di Internet nel rapporto con la Pa e, dall’altro, una risposta tuttora debole nel momento concreto della fruizione dei servizi transattivi.  (p. 1)   1.1 - Tornare alla città digitale: servizi on line integrati per il territorio (1)
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  Rispetto ad alcuni anni fa, cittadini e imprese in Italia si trovano di fronte ad una  disponibilità di prestazioni telematiche più ampia e via via più integrata .   L’innovazione sul territorio oggi è un  processo policefalo . La sua  efficacia aumenta in modo significativo quando tutti gli attori sono mutuamente in relazione e i progetti investono l’intero ambito territoriale .(p. 1)  1.1 - Tornare alla città digitale: servizi on line integrati per il territorio  (2)
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  Per chi si occupa di servizi telematici questo vuol dire avere una  visione ampia della città digitale , non ridotta ai piani della pubblica amministrazione ma disposta ad accogliere qualsiasi sforzo, in termini di progetti, azioni e cambiamenti, prodotti dai diversi soggetti sul territorio.  (pp. 1/2) Un utilizzo innovativo delle Ict,[…] produce una  città connessa , in grado di offrire  servizi  e sviluppare  relazioni a distanza . Una maggiore partecipazione e integrazione, sia sul piano dei servizi a cittadini e imprese, sia sul piano della e-democracy, potrebbe trasformare significativamente la qualità degli attuali progetti e contribuire a rendere più pervasivo ed effettivo il contributo delle iniziative di governo elettronico. (p.2) 1.1 - Tornare alla città digitale: servizi on line integrati per il territorio (3)
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  Comuni capoluogo e regioni  sono gli enti che più degli altri forniscono  informazioni in modo completo su tutti gli ambiti di servizio. Il  36,9%  dei comuni capoluogo copre ogni settore di possibile interesse del cittadino con contenuti di livello almeno informativo. (p.2) Guardando al  grado di interattività  dei servizi offerti, in generale, sui siti istituzionali italiani, attualmente sono ancora i  servizi informativi  e accompagnati da  modulistica on line  (i primi due livelli di servizio) i più disponibili. (p.3) I  servizi transattivi  più diffusi sono quelli sul tema dell’imposizione fiscale. Il  23,3%  dei comuni capoluogo e il  5,5%  dei comuni più piccoli rende possibile il pagamento delle imposte on line.  ( tav. 3 )  1.2 - I servizi on line: un’evoluzione da compiere? (1)
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  Tav. 3 - Presenza di servizi on line al cittadino e alle imprese. Transazioni  ( Fonte : Rur -Censis, 2006 ) 1.2 - I servizi on line: un’evoluzione da compiere? (2) 2,9%  delle province 2  regioni su 20 Sistema del lavoro locale 2%  delle province 3  regioni su 20 Formazione professionale 8,7%  dei comuni capoluogo Autocertificazione 4,4%  dei comuni con più di 40.000 abitanti 13,6%  dei comuni capoluogo Servizi culturali 15%  dei comuni capoluogo 7,8%  delle province 3  regioni su 20 E-procurement 5  regioni su 20 Sanità 7,8%  dei comuni capoluogo 5  regioni su 20 Trasporti pubblici e mobilità 5,5%  dei comuni con più di 5.000 abitanti 5,5%  dei comuni con più di 40.000 abitanti 23,3%  dei comuni capoluogo Imposizione fiscale
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  I servizi on line e cambiamenti sono il cuore della telematica territoriale. Tornare alla città digitale significa considerare che la  pubblica amministrazione non è il solo ente preposto all’erogazione di servizi telematici. (p.4) I siti istituzionali (Regioni e Comuni) sono stati pionieri, con sperimentazioni e iniziative, come ad esempio le  public utilities  che hanno agito autonomamente, rendendo  interattivi e funzionali i propri siti o realizzato progetti con le amministrazioni.(p.4) 1.3 - La città digitale come rete degli attori
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  I servizi cercati sul territorio possono essere i più svariati, per cui una città connessa con istituzioni, autonomie locali e funzionali, capaci di offrire servizi non esaurisce la domanda di cittadini e utenti della città, non esaurisce dunque il concetto di  città digitale . (p. 4) Se i motori di ricerca sono efficaci nel presentare copiose pagine di risultati, si pone indubbiamente il  problema della credibilità delle informazioni  e della difficoltà di orientarsi all’interno di tale vasta offerta. (p. 4) Per questo sono utili i  portali territoriali , frutto della collaborazione di più enti istituzionali e privati che presentano il territorio sotto diversi aspetti. 1.4 - Il mosaico dell’offerta territoriale (1)
1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE  Siti istituzionali che  aderiscono o promuovono portali territoriali sono presenti: in  10  regioni italiane   nel  25,5%  delle province nel  21,6%  dei comuni capoluogo Il  72,5%  dei comuni non capoluogo dedica spazio on line a sezioni dedicate ad altri comuni o alla presentazione di progetti di cooperazione  (p. 4) 1.4 -  Il mosaico dell’offerta territoriale (2)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  L’ immediatezza del contatto  è favorita (> 40% degli enti) dalla presentazione in home page di un  numero telefonico  e dalla possibilità di  invio di messaggi  e richieste tramite form on line. (p. 5) La buona pratica di pubblicare  FAQ  ( Frequently Asked Questions ) riassuntive delle domande  degli utenti per agevolare la  prontezza di risposta . Le FAQ sono presenti nelle home page di  12 regioni  e in più del  20% dei siti istituzionali . (p. 5) 2.1 -  Molte, chiare e subito. Il valore della comunicazione immediata (1)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  La presenza di servizi disponibili on line, facilita  la ricerca di quanto è possibile “fare”on line. È evidente come sia particolare l’attenzione in questo senso dei  comuni capoluogo  che lo predispongono nel  43,7%  dei casi. (p. 5) 2.1 - Molte, chiare e subito. Il valore della comunicazione immediata (2)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Non sorprende oramai la presenza di informazioni puntuali e complete sulla struttura amministrativa. (cfr. Tav. 10, seguente). (p. 6) Maggiore attenzione è dedicata a  chiarire ai cittadini obiettivi e competenze dei diversi uffici amministrativi.  (p. 6) Oltre i  70%  delle  regioni  vedono la presenza di URP on line, sebbene ancora nella metà dei casi limitata a una sola pagina informativa.(p. 7) 2.1.1 - Chi siamo. Come vi raggiungiamo. La potenzialità degli sportelli elettronici (1)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Tab. 10 - Presentazione della struttura amministrativa dell’ente istituzionale. Confronto dati 2004 -2006
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Le indagini confermano come  all’utente dei servizi  della Pa interessi principalmente che esistano  più possibilità di contatto a distanza  a prescindere dal mezzo che poi utilizzeranno (cfr. Tab. 13, seguente).  Internet è solo uno degli strumenti per contattare più facilmente l’amministrazione. Nei servizi on line attualmente veicolati dai siti Internet istituzionali cresce ma non “sfonda” la  multicanalità , ovvero la riproposizione di un medesimo servizio a distanza su più strumenti o la diffusione delle informazioni attraverso più canali. (p. 7) 2.1.1 - Chi siamo. Come vi raggiungiamo. La potenzialità degli sportelli elettronici (2)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Tab. 13 - Opinione sulla strategia utile a rendere più facile l’accesso alla PA (val. % sul totale della popolazione di oltre 18 anni) 2004 2005 14,4 14,1 Disponibilità di  informazioni e servizi  tramite  TV 13,2 16,2 Disponibilità di  informazioni e servizi  tramite  Internet 25,7 18,7 Maggiore  disponibilità di servizi  e  operatori al telefono 46,7 51,0 Maggior  numero di sportelli   sul territorio e  orari prolungati
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  C’è una crescita nella tendenza ad aggiornare e rendere trasparente l’attività quotidiana dei vertici politici: sono  17  le regioni che pubblicano le  delibere di giunta   (cfr. Tab. 16 seguente)   (p. 8).  Le delibere di giunta sono presenti integralmente nel  35,2%  dei  siti provinciali . (p. 8) Anche nei  comuni capoluogo , è di oltre il  60%  la pubblicazione delle delibere, la maggior parte delle volte è presente un motore di ricerca che facilita la consultazione. 2.2 -  Quale democrazia per quale pubblico (1)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Tab. 6 - Pubblicazione delle delibere di giunta sui siti istituzionali (v.a. e val. %) Fonte : Rur - Censis, 2006 11,5 14,3 24,3 17,6 6 Intera delibera con motore di ricerca 19,4 11,0 15,5 17,6 9 Intera delibera 3,6 9,9 6,8 12,7 0 Abstract 12,1 19,8 14,6 12,7 2 Solo titolo 46,6 55,0 61,2 60,6 17 Pubblicazione delle delibere di Giunta val. % val. % val. % val. % v.a. Altri Comuni (5.000- 40.000 ab.) Altri Comuni (>40.000 ab.) Comuni capoluogo Province Regioni
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Sono presenti in modo diffuso informazioni circa il  vertice politico , anche con indicazioni biografiche e possibilità di contatto.  (p. 9).  Si diffonde maggiormente, specie nei Comuni ( fino al  65% )  la presenza sui siti web di spazi dedicati ai  dati elettorali .  Aumenta la tendenza a richiedere la registrazione dell’utente (  55%  siti regionali;  21%  siti provinciali e  31%  siti comunali). L’iscrizione sembra però funzionale più a fruire di  informazioni e servizi   on line  che alla creazione di spazi di  community . (p. 9) 2.2 -  Quale democrazia per quale pubblico (2)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Si riducono gli spazi di discussione on line, che ancora non riescono ad ottenere successo se non legati a specifici spazi istituzionali. (p. 10) Cominciano tuttavia ad affermarsi forme di  CRM  ( Citizen Relationship Management ) per ottenere feedback utili al miglioramento dei servizi: 14 regioni su  20  e più del  50%  di province e comuni capoluogo utilizzano strumenti finalizzati alla raccolta di  consigli, valutazioni e suggerimenti sul sito Internet . (p. 10) 2.2 -  Quale democrazia per quale pubblico (3)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Non si nota però, neppure  in nuce , un nuovo modo di intendere la comunicazione on line che sia possibile definire come  democrazia elettronica  e la progettualità espressa nel corso del  2004  non ha ancora trovato corpo ( sono  57  i progetti approvati sui  129  presentati che ora prendono avvio). (p. 10) 2.2 - Quale democrazia per quale pubblico (4)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Nonostante che il Codice dell’amministrazione digitale abbia ribadito l’importanza dell’ accessibilità , già materia di una legge del 2004, i siti non sono tuttavia ancora accessibili nella maggior parte dei casi. (p. 10) Lo sono i siti di  13  regioni su 20 e più del  30%  di province e comuni capoluogo. (pp. 10/11) Gli enti che  non hanno ancora  un sito accessibile, tendono a rendere disponibili  siti alternativi accessibili , quale soluzione provvisoria. (p.11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (1)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Parte dei siti si fregia di  marchi  di qualità  nonostante il mancato superamento del test di qualità più importante. (p.11) L’ usabilità  è danneggiata da scelte  talvolta stilistiche  ( non rendere visibili i link attivi o visitati ), da  rigidità delle impaginazioni  ( mancata possibilità di ridimensionare i caratteri dello schermo o la pagina nella sua interezza ) o da  difficoltà nel gestire la complessità  ( menù eccessivamente lunghi ). (p.11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (2)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Per quanto riguarda il  download dei documenti  cominciano ad essere presenti documenti in formato  non proprietario  (24,3% dei comuni capoluogo, 4 regioni su 20) accanto a quelli in formato proprietario. (p.11) La  profilazione dell’utente   viene praticata soprattutto dai comuni capoluogo: è qui che si sono affermati maggiormente i percorsi di navigazione ad  eventi della vita  ( per il  29,1%  dei comuni) o per tipologia di utenza. (p. 11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (3)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Dal  punto di vista tecnico  le prestazioni dei siti tendono a peggiorare, per la pesantezza delle pagine, e la conseguente maggior lentezza di caricamento. (p.11) Elevato il numero di siti che risultano  lenti al caricamento  con connessione analogica ( siti provinciali e comunali, in particolare ).  Tale situazione danneggia il  41,3%  degli utenti che, da casa, ancora si collega con la linea commutata(p. 11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (4)
2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE  Cresce, a discapito del  software proprietario Windows , l’utilizzo di  software open source  per la pubblicazione dei siti. (p. 11) Per la prima volta, nei comuni capoluogo, l’utilizzo di  sistema operativo open source  ( nella maggior parte dei casi si tratta di   Linux ) supera il  50%.  (p.11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (5)

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CENSIS 2006

  • 1. CENSIS 9° Rapporto LE CITTA’ DIGITALI IN ITALIA Sintesi del rapporto 2006
  • 2. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE Le due contraddizioni dell’ e-government nel 2006 : Tra impegno profuso da parte delle Pa locali nella realizzazione dei servizi on line e la loro reale offerta per molti versi ancora sporadica e sperimentale ; Tra le forti aspettative degli utenti e il largo consenso accordato all’uso di Internet nel rapporto con la Pa e, dall’altro, una risposta tuttora debole nel momento concreto della fruizione dei servizi transattivi. (p. 1) 1.1 - Tornare alla città digitale: servizi on line integrati per il territorio (1)
  • 3. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE Rispetto ad alcuni anni fa, cittadini e imprese in Italia si trovano di fronte ad una disponibilità di prestazioni telematiche più ampia e via via più integrata . L’innovazione sul territorio oggi è un processo policefalo . La sua efficacia aumenta in modo significativo quando tutti gli attori sono mutuamente in relazione e i progetti investono l’intero ambito territoriale .(p. 1) 1.1 - Tornare alla città digitale: servizi on line integrati per il territorio (2)
  • 4. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE Per chi si occupa di servizi telematici questo vuol dire avere una visione ampia della città digitale , non ridotta ai piani della pubblica amministrazione ma disposta ad accogliere qualsiasi sforzo, in termini di progetti, azioni e cambiamenti, prodotti dai diversi soggetti sul territorio. (pp. 1/2) Un utilizzo innovativo delle Ict,[…] produce una città connessa , in grado di offrire servizi e sviluppare relazioni a distanza . Una maggiore partecipazione e integrazione, sia sul piano dei servizi a cittadini e imprese, sia sul piano della e-democracy, potrebbe trasformare significativamente la qualità degli attuali progetti e contribuire a rendere più pervasivo ed effettivo il contributo delle iniziative di governo elettronico. (p.2) 1.1 - Tornare alla città digitale: servizi on line integrati per il territorio (3)
  • 5. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE Comuni capoluogo e regioni sono gli enti che più degli altri forniscono informazioni in modo completo su tutti gli ambiti di servizio. Il 36,9% dei comuni capoluogo copre ogni settore di possibile interesse del cittadino con contenuti di livello almeno informativo. (p.2) Guardando al grado di interattività dei servizi offerti, in generale, sui siti istituzionali italiani, attualmente sono ancora i servizi informativi e accompagnati da modulistica on line (i primi due livelli di servizio) i più disponibili. (p.3) I servizi transattivi più diffusi sono quelli sul tema dell’imposizione fiscale. Il 23,3% dei comuni capoluogo e il 5,5% dei comuni più piccoli rende possibile il pagamento delle imposte on line. ( tav. 3 ) 1.2 - I servizi on line: un’evoluzione da compiere? (1)
  • 6. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE Tav. 3 - Presenza di servizi on line al cittadino e alle imprese. Transazioni ( Fonte : Rur -Censis, 2006 ) 1.2 - I servizi on line: un’evoluzione da compiere? (2) 2,9% delle province 2 regioni su 20 Sistema del lavoro locale 2% delle province 3 regioni su 20 Formazione professionale 8,7% dei comuni capoluogo Autocertificazione 4,4% dei comuni con più di 40.000 abitanti 13,6% dei comuni capoluogo Servizi culturali 15% dei comuni capoluogo 7,8% delle province 3 regioni su 20 E-procurement 5 regioni su 20 Sanità 7,8% dei comuni capoluogo 5 regioni su 20 Trasporti pubblici e mobilità 5,5% dei comuni con più di 5.000 abitanti 5,5% dei comuni con più di 40.000 abitanti 23,3% dei comuni capoluogo Imposizione fiscale
  • 7. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE I servizi on line e cambiamenti sono il cuore della telematica territoriale. Tornare alla città digitale significa considerare che la pubblica amministrazione non è il solo ente preposto all’erogazione di servizi telematici. (p.4) I siti istituzionali (Regioni e Comuni) sono stati pionieri, con sperimentazioni e iniziative, come ad esempio le public utilities che hanno agito autonomamente, rendendo interattivi e funzionali i propri siti o realizzato progetti con le amministrazioni.(p.4) 1.3 - La città digitale come rete degli attori
  • 8. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE I servizi cercati sul territorio possono essere i più svariati, per cui una città connessa con istituzioni, autonomie locali e funzionali, capaci di offrire servizi non esaurisce la domanda di cittadini e utenti della città, non esaurisce dunque il concetto di città digitale . (p. 4) Se i motori di ricerca sono efficaci nel presentare copiose pagine di risultati, si pone indubbiamente il problema della credibilità delle informazioni e della difficoltà di orientarsi all’interno di tale vasta offerta. (p. 4) Per questo sono utili i portali territoriali , frutto della collaborazione di più enti istituzionali e privati che presentano il territorio sotto diversi aspetti. 1.4 - Il mosaico dell’offerta territoriale (1)
  • 9. 1 - LE RETI DEI SERVIZI ON LINE Siti istituzionali che aderiscono o promuovono portali territoriali sono presenti: in 10 regioni italiane nel 25,5% delle province nel 21,6% dei comuni capoluogo Il 72,5% dei comuni non capoluogo dedica spazio on line a sezioni dedicate ad altri comuni o alla presentazione di progetti di cooperazione (p. 4) 1.4 - Il mosaico dell’offerta territoriale (2)
  • 10. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE L’ immediatezza del contatto è favorita (> 40% degli enti) dalla presentazione in home page di un numero telefonico e dalla possibilità di invio di messaggi e richieste tramite form on line. (p. 5) La buona pratica di pubblicare FAQ ( Frequently Asked Questions ) riassuntive delle domande degli utenti per agevolare la prontezza di risposta . Le FAQ sono presenti nelle home page di 12 regioni e in più del 20% dei siti istituzionali . (p. 5) 2.1 - Molte, chiare e subito. Il valore della comunicazione immediata (1)
  • 11. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE La presenza di servizi disponibili on line, facilita la ricerca di quanto è possibile “fare”on line. È evidente come sia particolare l’attenzione in questo senso dei comuni capoluogo che lo predispongono nel 43,7% dei casi. (p. 5) 2.1 - Molte, chiare e subito. Il valore della comunicazione immediata (2)
  • 12. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Non sorprende oramai la presenza di informazioni puntuali e complete sulla struttura amministrativa. (cfr. Tav. 10, seguente). (p. 6) Maggiore attenzione è dedicata a chiarire ai cittadini obiettivi e competenze dei diversi uffici amministrativi. (p. 6) Oltre i 70% delle regioni vedono la presenza di URP on line, sebbene ancora nella metà dei casi limitata a una sola pagina informativa.(p. 7) 2.1.1 - Chi siamo. Come vi raggiungiamo. La potenzialità degli sportelli elettronici (1)
  • 13. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Tab. 10 - Presentazione della struttura amministrativa dell’ente istituzionale. Confronto dati 2004 -2006
  • 14. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Le indagini confermano come all’utente dei servizi della Pa interessi principalmente che esistano più possibilità di contatto a distanza a prescindere dal mezzo che poi utilizzeranno (cfr. Tab. 13, seguente). Internet è solo uno degli strumenti per contattare più facilmente l’amministrazione. Nei servizi on line attualmente veicolati dai siti Internet istituzionali cresce ma non “sfonda” la multicanalità , ovvero la riproposizione di un medesimo servizio a distanza su più strumenti o la diffusione delle informazioni attraverso più canali. (p. 7) 2.1.1 - Chi siamo. Come vi raggiungiamo. La potenzialità degli sportelli elettronici (2)
  • 15. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Tab. 13 - Opinione sulla strategia utile a rendere più facile l’accesso alla PA (val. % sul totale della popolazione di oltre 18 anni) 2004 2005 14,4 14,1 Disponibilità di informazioni e servizi tramite TV 13,2 16,2 Disponibilità di informazioni e servizi tramite Internet 25,7 18,7 Maggiore disponibilità di servizi e operatori al telefono 46,7 51,0 Maggior numero di sportelli sul territorio e orari prolungati
  • 16. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE C’è una crescita nella tendenza ad aggiornare e rendere trasparente l’attività quotidiana dei vertici politici: sono 17 le regioni che pubblicano le delibere di giunta (cfr. Tab. 16 seguente) (p. 8). Le delibere di giunta sono presenti integralmente nel 35,2% dei siti provinciali . (p. 8) Anche nei comuni capoluogo , è di oltre il 60% la pubblicazione delle delibere, la maggior parte delle volte è presente un motore di ricerca che facilita la consultazione. 2.2 - Quale democrazia per quale pubblico (1)
  • 17. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Tab. 6 - Pubblicazione delle delibere di giunta sui siti istituzionali (v.a. e val. %) Fonte : Rur - Censis, 2006 11,5 14,3 24,3 17,6 6 Intera delibera con motore di ricerca 19,4 11,0 15,5 17,6 9 Intera delibera 3,6 9,9 6,8 12,7 0 Abstract 12,1 19,8 14,6 12,7 2 Solo titolo 46,6 55,0 61,2 60,6 17 Pubblicazione delle delibere di Giunta val. % val. % val. % val. % v.a. Altri Comuni (5.000- 40.000 ab.) Altri Comuni (>40.000 ab.) Comuni capoluogo Province Regioni
  • 18. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Sono presenti in modo diffuso informazioni circa il vertice politico , anche con indicazioni biografiche e possibilità di contatto. (p. 9). Si diffonde maggiormente, specie nei Comuni ( fino al 65% ) la presenza sui siti web di spazi dedicati ai dati elettorali . Aumenta la tendenza a richiedere la registrazione dell’utente ( 55% siti regionali; 21% siti provinciali e 31% siti comunali). L’iscrizione sembra però funzionale più a fruire di informazioni e servizi on line che alla creazione di spazi di community . (p. 9) 2.2 - Quale democrazia per quale pubblico (2)
  • 19. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Si riducono gli spazi di discussione on line, che ancora non riescono ad ottenere successo se non legati a specifici spazi istituzionali. (p. 10) Cominciano tuttavia ad affermarsi forme di CRM ( Citizen Relationship Management ) per ottenere feedback utili al miglioramento dei servizi: 14 regioni su 20 e più del 50% di province e comuni capoluogo utilizzano strumenti finalizzati alla raccolta di consigli, valutazioni e suggerimenti sul sito Internet . (p. 10) 2.2 - Quale democrazia per quale pubblico (3)
  • 20. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Non si nota però, neppure in nuce , un nuovo modo di intendere la comunicazione on line che sia possibile definire come democrazia elettronica e la progettualità espressa nel corso del 2004 non ha ancora trovato corpo ( sono 57 i progetti approvati sui 129 presentati che ora prendono avvio). (p. 10) 2.2 - Quale democrazia per quale pubblico (4)
  • 21. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Nonostante che il Codice dell’amministrazione digitale abbia ribadito l’importanza dell’ accessibilità , già materia di una legge del 2004, i siti non sono tuttavia ancora accessibili nella maggior parte dei casi. (p. 10) Lo sono i siti di 13 regioni su 20 e più del 30% di province e comuni capoluogo. (pp. 10/11) Gli enti che non hanno ancora un sito accessibile, tendono a rendere disponibili siti alternativi accessibili , quale soluzione provvisoria. (p.11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (1)
  • 22. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Parte dei siti si fregia di marchi di qualità nonostante il mancato superamento del test di qualità più importante. (p.11) L’ usabilità è danneggiata da scelte talvolta stilistiche ( non rendere visibili i link attivi o visitati ), da rigidità delle impaginazioni ( mancata possibilità di ridimensionare i caratteri dello schermo o la pagina nella sua interezza ) o da difficoltà nel gestire la complessità ( menù eccessivamente lunghi ). (p.11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (2)
  • 23. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Per quanto riguarda il download dei documenti cominciano ad essere presenti documenti in formato non proprietario (24,3% dei comuni capoluogo, 4 regioni su 20) accanto a quelli in formato proprietario. (p.11) La profilazione dell’utente viene praticata soprattutto dai comuni capoluogo: è qui che si sono affermati maggiormente i percorsi di navigazione ad eventi della vita ( per il 29,1% dei comuni) o per tipologia di utenza. (p. 11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (3)
  • 24. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Dal punto di vista tecnico le prestazioni dei siti tendono a peggiorare, per la pesantezza delle pagine, e la conseguente maggior lentezza di caricamento. (p.11) Elevato il numero di siti che risultano lenti al caricamento con connessione analogica ( siti provinciali e comunali, in particolare ). Tale situazione danneggia il 41,3% degli utenti che, da casa, ancora si collega con la linea commutata(p. 11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (4)
  • 25. 2 - LE RETI DELLA PARTECIPAZIONE Cresce, a discapito del software proprietario Windows , l’utilizzo di software open source per la pubblicazione dei siti. (p. 11) Per la prima volta, nei comuni capoluogo, l’utilizzo di sistema operativo open source ( nella maggior parte dei casi si tratta di Linux ) supera il 50%. (p.11) 2.3 - Equivoci e ritardi. E la qualità rimane lusso di pochi (5)