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Prospettiva futura
“Nell’era collaborativa gli studenti arriveranno a
concepire la conoscenza come un’esperienza
condivisa in una comunità di pari.[…]
L’insegnante fungerà da guida, organizzando le
ricerche e permettendo agli studenti di lavorare
in piccoli gruppi. L’obiettivo sarà quello di
stimolare una creatività di tipo collaborativo,
un’esperienza non dissimile da quella che i
giovani fanno negli innumerevoli spazio sociali
di Internet.”
[La società a costo marginale zero: l’internet
delle cose, l’ascesa del commons collaborativo
e l’eclissi del capitalismo] (Jeremy Rifkin)
Ascoltiamo
“Chi vuole scrivere impari prima a leggere
chi vuole suonare prima deve imparare ad
ascoltare
chi vuole ridere impari prima a piangere
chi vuol capire prima deve riuscire a
domandare
chi vuole vincere impari prima a perdere
chi vuol tenere prima deve sapere cosa lasciare
chi vuole insistere impari prima a cedere
chi vuole amare prima deve imparare a rinunciare”
 
[Faccio come mi pare (Silvestri, Gazzè, Fabi)]
• Come ci suggerisce il brano
citato, ai fini di qualunque
comprensione è necessario
sviluppare innanzitutto la
capacità di domandare. Di
questa evidenza troviamo
riscontro in classe, dalla
qualità delle domande poste
dagli studenti possiamo già
intuire se stanno capendo o
si stanno perdendo.
3
MODELLI DI COOPERATIVE
LEARNING
Rete di Apprendimento
Reti di calcolatori 4
Rete di Comunicazione
 E’ un insieme di sistemi di comunicazione collegati fra loro
in modo da poter trasferire dati da un punto a un altro della
rete.
  Si possono distinguere due orizzonti sulla Rete :
 1 - Topologia: la rete dal punto di vista fisico, come lo
schema di nodi e connessioni che consentono il
trasferimento dei dati (stella, anello, ecc…)
 2 – Architettura: la rete dal punto di vista logico, cioè le
modalità di utilizzo di tali connessioni per realizzare la
comunicazione tra i nodi.
 Questa rappresentazione è valida per qualunque sistema
di comunicazione, sia per Internet che per Umanet.
Reti di calcolatori 5
AutoMatica InforMazione Umanistica
TeleComunicazione InforMistica
TeleMatica TeleMistica
InterNet UmaNet
Rete di Comunicazione
is part of is part of
is part of is part of is part of
InforMatica
is part of
is a is a
is event of is event of
is part of
is event of
Classe Matura e Sostenibile
Laboratorio di InforMistica(InforMatica Umanistica)
Reti di calcolatori 6
Reti di calcolatori
 Modello basato su calcolatori
indipendentiindipendenti e interconnessiinterconnessi fra
loro tramite protocolli condivisi.
 Insieme di calcolatori autonomiautonomi
collegati ovvero in grado di
scambiare informazioni fra di loro
 Il collegamento può utilizzare
tecnologie varie (fili elettrici, onde
radio, fibre ottiche)
 L’insieme dei calcolatori è in
genere eterogeneoeterogeneo (architettura
hardware, sistema operativo)
 Per evitare che le diversità creino
delle barriere è necessario stabilire
protocollo comuni.
1010000101
1010000101
10101010
10100
10100
10101010
Reti di calcolatori 7
Reti di calcolatori e Sistemi
distribuiti
Reti di calcolatoriReti di calcolatori
Si individua la macchina remota e il servizio che si intende
usare, cioè il “chi fa cosa e dove ?”.
Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale della
macchina.
Sistemi distribuitiSistemi distribuiti
Si individua il servizio enfatizzando gli aspetti funzionali,
cioè il “cosa” e non importa il “chi e il dove ?”.
Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale del gruppo di
elaborazione/cloud di cui fa parte la macchina.
Reti di calcolatori 8
Perché le Reti? (1)
 Condivisione delle risorse (sia Hardware che Software)
 Alta affidabilità
Introduzione di ridondanze (es. replicazione di archivi)
 Riduzione dei costi
Elaborazione su gruppi di computer piuttosto che su
mainframe multiprocessore.
Architetture client-server rispetto a mainframe-terminali
Scalabilità della soluzione
Reti di calcolatori 9
Perché le Reti? (2)
 Rivoluzione nella comunicazione
Pubblicazione ed accesso alle informazioni (WWW)
Comunicazione personale (e-mail, chat, ICQ, VoIP)
Strumenti collaborativi (videoconferenza, newsgroups)
Impatto sull’economia (e-commerce)
Intrattenimento (video on demand, radio, network gaming)
10
Il Calcolo Parallelo
Supercomputer
Reti di calcolatori 11
Sistemi paralleli
 A volte per indicare computer con più CPU, utilizzabili
per il calcolo parallelo, si usa il termine processore
parallelo. I computer con migliaia di microprocessori
sono detti massively parallel.
 Ci sono molti tipi di computer paralleli (o di processori
paralleli), distinti per il tipo di connessione tra i vari
processori (chiamati "PE", processing elements) e tra
questi e la memoria.
 Secondo la tassonomia di Flynn:
 SIMD (single instruction-multiple data): i processori eseguono
la stessa istruzione contemporaneamente
 MIMD (multiple instructions-multiple data): i processori
eseguono istruzioni diverse
Reti di calcolatori 12
Supercomputer paralleli
 I supercomputer sono dei sistemi di elaborazione
progettati per ottenere potenze di calcolo estremamente
elevate, dedicati ad eseguire calcoli particolarmente
onerosi.
 Nonostante un sistema con un numero n di processori
sia meno efficiente di un sistema con un singolo
processore di velocità n volte superiore, spesso un
sistema parallelo è più economico.
 Per applicazioni con grandi quantità di calcolo, e
soprattutto per quelle che sono divisibili in n thread
distinti, il calcolo parallelo è una soluzione eccellente.
Infatti la maggior parte dei supercomputer recenti sono
basati su un'architettura parallela.
Reti di calcolatori 13
Interconnessione tra processori
Reti di calcolatori 14
Interconnessione tra persone
Reti di calcolatori 15
Reti di Relazioni Umane (Umanet)
 Modello basato su persone indipendentiindipendenti e interconnesseinterconnesse
fra loro tramite contesti e regole condivise.
 Insieme di individui autonomiautonomi e connessi, in grado di
scambiare informazioni e condividere uno scopo.
 Le persone sono connesse tramite la relazione.
 L’insieme degli individui è in genere eterogeneoeterogeneo (per
abilità, difficoltà, motivazione, cultura,…,)
 Quindi per evitare che le diversità finiscano per creare
delle barriere è necessario stabilire dei protocolli (regole
condivise) per regolare la comunicazione nella rete.
Reti di calcolatori 16
Reti e Sistemi di apprendimento
Reti di personeReti di persone
Si individua la persona e il compito che svolge
all’interno del gruppo.
Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale
dell’individuo all’interno di un gruppo.
Sistema distribuito di persone.Sistema distribuito di persone.
Si individua il gruppo e il compito che svolge
all’interno del progetto.
Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale del
gruppo di cui fa parte la persona.
Reti di calcolatori 17
Perché la rete di apprendimento
cooperativo?
 Condivisione delle risorse (materiale didattico sviluppato
fruibile anche da altri)
 Alta affidabilità
 Introduzione di ridondanze (es. quiz di preverifica prima delle
verifiche)
 Riduzione dei tempi di apprendimento
 Elaborazione parallela del programma didattico piuttosto che
sequenziale.
Reti di calcolatori 18
Il Modello “Puzzle”
 Il modello Jigsaw ('Puzzle') di apprendimento cooperativo
utilizza la specializzazione del compito. Ogni studente ha
un compito (creazione di domande) che contribuisce ad un
obiettivo complessivo di gruppo (creazione di un
questionario).
 In gruppi eterogenei da 3 a 6 studenti gli studenti lavorano
alla creazione di contenuti da inserire nell’AppQuiz per
svolgere test di preverifica delle conoscenze.
 L'insegnante accerta la competenza del gruppo
sull'argomento complessivo. Vengono dati voti di gruppo e
individuali sulla base dei risultati delle preverifiche, svolte
con l’appQuiz, e delle verifiche tradizionali.
Reti di calcolatori 19
Fasi di Sviluppo
 Selezionare un argomento principale di studio
 Suddividere tale argomento in sotto-argomenti
 Ogni studente seleziona un sotto-argomento a scelta
 Ogni studente studia e sintetizza il sotto-argomento
scelto (in forma di domande significative) e condivide
poi le informazioni con il gruppo.
 Dopo una discussione, le domande vengono
organizzate in una una presentazione di gruppo e
condivisa con la classe intera.
 Nell'ascoltare tutte le relazioni, gli studenti acquistano
un'ampia prospettiva dell'argomento.
 Ci si aspetta che tutti imparino tutto il materiale.
 La valutazione riguarda il lavoro individuale dello
studente più l’elaborato di gruppo.
Reti di calcolatori 20
Principi Guida
 Ci sono quattro principi di base nell’apprendimento
cooperativo in gruppi di studio :
 1) Interazione simultanea (tutti i partecipanti del
gruppo sono attivi);
 2) Partecipazione equa (ognuno da il giusto
contributo al lavoro del gruppo);
 3) Responsabilità individuale (ognuno ha un voto
in base al suo contributo);
 4) Interdipendenza positiva (Il voto di ognuno
dipende anche dal voto complessivo del gruppo).
21
Rappresentare il Modello ‘Puzzle’
Schema delle Risorse
Reti di calcolatori 22
Schema delle risorse di sistema
 Nella fase di analisi del problema si fa molto spesso ricorso
a schemi e disegni per illustrare i dati, gli archivi e le
procedure che vengono utilizzati per risolvere il problema,
attraverso l'immediatezza e l'efficacia dei simboli grafici”.
 Le rappresentazioni grafiche e gli schemi sono uno degli
elementi più importanti per illustrare il proprio lavoro e per
meglio documentarlo: questo facilita l'autore del lavoro
quando i documenti vengono ripresi dopo molto tempo per
modifiche o ampliamenti, e facilita anche la persona
diversa dall'autore che vuole comprendere il significato e lo
svolgimento dei programmi.
Reti di calcolatori 23
System Resources Chart
 Lo schema delle risorse di sistema (system resources
chart) serve ad illustrare, con simboli grafici
gli archivi utilizzati dai diversi programmi
il flusso delle informazioni, all'interno
dell'elaborazione, dalle unità di input e verso quelle di
output.
 Con opportuni simboli viene anche messa in evidenza la
tipologia dei supporti utilizzati per la registrazione dei
dati.
 I segni grafici fanno riferimento a una simbologia
riconosciuta a livello internazionale dagli enti per la
standardizzazione.
Reti di calcolatori 24
Esempio
La procedura per la gestione dello scarico degli
articoli di un magazzino può essere illustrata
con lo schema seguente.
Reti di calcolatori 25
Simboli dell’Alfabeto
Reti di calcolatori 26
Esempi
Reti di calcolatori 27
Esempi
Reti di calcolatori 28
Reti di calcolatori 29
Lo Schema del ‘Puzzle’ (1)
Un primo schema del nostro progetto in cui lo
Studente riceve l’Input della scelta
dell’argomento ed Elaborando i dati tratti dal
Libro produce come risultato la Sintesi
dell’argomento scelto.
30
Rappresentare il Modello ‘Puzzle’
Schema Entità-Associazioni
Reti di calcolatori 31
Le Entità del Progetto
Una base di dati è un archivio di tabelle utilizzate per
rappresentare ed elaborare entità.
Rappresentare un entità vuol dire descriverla attraverso
un modello, dichiararne il nome e gli attributi , renderla
parte di un contesto più ampio ponendola in relazione
con altre entità - dati.
Elaborare un entità vuol dire definirne il comportamento
relativamente a sè stessa e all’altre entità presenti nel
contesto.
Le entità rappresentate dal nostro progetto sono : lo
studente, il sotto-argomento scelto, il gruppo di
appartenenza, l’argomento del gruppo, la valutazione
dello studente, la valutazione del gruppo.
Reti di calcolatori 32
Schema E-R

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Modello Puzzle per l'AppQuiz

  • 1. Prospettiva futura “Nell’era collaborativa gli studenti arriveranno a concepire la conoscenza come un’esperienza condivisa in una comunità di pari.[…] L’insegnante fungerà da guida, organizzando le ricerche e permettendo agli studenti di lavorare in piccoli gruppi. L’obiettivo sarà quello di stimolare una creatività di tipo collaborativo, un’esperienza non dissimile da quella che i giovani fanno negli innumerevoli spazio sociali di Internet.” [La società a costo marginale zero: l’internet delle cose, l’ascesa del commons collaborativo e l’eclissi del capitalismo] (Jeremy Rifkin)
  • 2. Ascoltiamo “Chi vuole scrivere impari prima a leggere chi vuole suonare prima deve imparare ad ascoltare chi vuole ridere impari prima a piangere chi vuol capire prima deve riuscire a domandare chi vuole vincere impari prima a perdere chi vuol tenere prima deve sapere cosa lasciare chi vuole insistere impari prima a cedere chi vuole amare prima deve imparare a rinunciare”   [Faccio come mi pare (Silvestri, Gazzè, Fabi)] • Come ci suggerisce il brano citato, ai fini di qualunque comprensione è necessario sviluppare innanzitutto la capacità di domandare. Di questa evidenza troviamo riscontro in classe, dalla qualità delle domande poste dagli studenti possiamo già intuire se stanno capendo o si stanno perdendo.
  • 4. Reti di calcolatori 4 Rete di Comunicazione  E’ un insieme di sistemi di comunicazione collegati fra loro in modo da poter trasferire dati da un punto a un altro della rete.   Si possono distinguere due orizzonti sulla Rete :  1 - Topologia: la rete dal punto di vista fisico, come lo schema di nodi e connessioni che consentono il trasferimento dei dati (stella, anello, ecc…)  2 – Architettura: la rete dal punto di vista logico, cioè le modalità di utilizzo di tali connessioni per realizzare la comunicazione tra i nodi.  Questa rappresentazione è valida per qualunque sistema di comunicazione, sia per Internet che per Umanet.
  • 5. Reti di calcolatori 5 AutoMatica InforMazione Umanistica TeleComunicazione InforMistica TeleMatica TeleMistica InterNet UmaNet Rete di Comunicazione is part of is part of is part of is part of is part of InforMatica is part of is a is a is event of is event of is part of is event of Classe Matura e Sostenibile Laboratorio di InforMistica(InforMatica Umanistica)
  • 6. Reti di calcolatori 6 Reti di calcolatori  Modello basato su calcolatori indipendentiindipendenti e interconnessiinterconnessi fra loro tramite protocolli condivisi.  Insieme di calcolatori autonomiautonomi collegati ovvero in grado di scambiare informazioni fra di loro  Il collegamento può utilizzare tecnologie varie (fili elettrici, onde radio, fibre ottiche)  L’insieme dei calcolatori è in genere eterogeneoeterogeneo (architettura hardware, sistema operativo)  Per evitare che le diversità creino delle barriere è necessario stabilire protocollo comuni. 1010000101 1010000101 10101010 10100 10100 10101010
  • 7. Reti di calcolatori 7 Reti di calcolatori e Sistemi distribuiti Reti di calcolatoriReti di calcolatori Si individua la macchina remota e il servizio che si intende usare, cioè il “chi fa cosa e dove ?”. Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale della macchina. Sistemi distribuitiSistemi distribuiti Si individua il servizio enfatizzando gli aspetti funzionali, cioè il “cosa” e non importa il “chi e il dove ?”. Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale del gruppo di elaborazione/cloud di cui fa parte la macchina.
  • 8. Reti di calcolatori 8 Perché le Reti? (1)  Condivisione delle risorse (sia Hardware che Software)  Alta affidabilità Introduzione di ridondanze (es. replicazione di archivi)  Riduzione dei costi Elaborazione su gruppi di computer piuttosto che su mainframe multiprocessore. Architetture client-server rispetto a mainframe-terminali Scalabilità della soluzione
  • 9. Reti di calcolatori 9 Perché le Reti? (2)  Rivoluzione nella comunicazione Pubblicazione ed accesso alle informazioni (WWW) Comunicazione personale (e-mail, chat, ICQ, VoIP) Strumenti collaborativi (videoconferenza, newsgroups) Impatto sull’economia (e-commerce) Intrattenimento (video on demand, radio, network gaming)
  • 11. Reti di calcolatori 11 Sistemi paralleli  A volte per indicare computer con più CPU, utilizzabili per il calcolo parallelo, si usa il termine processore parallelo. I computer con migliaia di microprocessori sono detti massively parallel.  Ci sono molti tipi di computer paralleli (o di processori paralleli), distinti per il tipo di connessione tra i vari processori (chiamati "PE", processing elements) e tra questi e la memoria.  Secondo la tassonomia di Flynn:  SIMD (single instruction-multiple data): i processori eseguono la stessa istruzione contemporaneamente  MIMD (multiple instructions-multiple data): i processori eseguono istruzioni diverse
  • 12. Reti di calcolatori 12 Supercomputer paralleli  I supercomputer sono dei sistemi di elaborazione progettati per ottenere potenze di calcolo estremamente elevate, dedicati ad eseguire calcoli particolarmente onerosi.  Nonostante un sistema con un numero n di processori sia meno efficiente di un sistema con un singolo processore di velocità n volte superiore, spesso un sistema parallelo è più economico.  Per applicazioni con grandi quantità di calcolo, e soprattutto per quelle che sono divisibili in n thread distinti, il calcolo parallelo è una soluzione eccellente. Infatti la maggior parte dei supercomputer recenti sono basati su un'architettura parallela.
  • 13. Reti di calcolatori 13 Interconnessione tra processori
  • 14. Reti di calcolatori 14 Interconnessione tra persone
  • 15. Reti di calcolatori 15 Reti di Relazioni Umane (Umanet)  Modello basato su persone indipendentiindipendenti e interconnesseinterconnesse fra loro tramite contesti e regole condivise.  Insieme di individui autonomiautonomi e connessi, in grado di scambiare informazioni e condividere uno scopo.  Le persone sono connesse tramite la relazione.  L’insieme degli individui è in genere eterogeneoeterogeneo (per abilità, difficoltà, motivazione, cultura,…,)  Quindi per evitare che le diversità finiscano per creare delle barriere è necessario stabilire dei protocolli (regole condivise) per regolare la comunicazione nella rete.
  • 16. Reti di calcolatori 16 Reti e Sistemi di apprendimento Reti di personeReti di persone Si individua la persona e il compito che svolge all’interno del gruppo. Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale dell’individuo all’interno di un gruppo. Sistema distribuito di persone.Sistema distribuito di persone. Si individua il gruppo e il compito che svolge all’interno del progetto. Punto di vista che enfatizza il ruolo centrale del gruppo di cui fa parte la persona.
  • 17. Reti di calcolatori 17 Perché la rete di apprendimento cooperativo?  Condivisione delle risorse (materiale didattico sviluppato fruibile anche da altri)  Alta affidabilità  Introduzione di ridondanze (es. quiz di preverifica prima delle verifiche)  Riduzione dei tempi di apprendimento  Elaborazione parallela del programma didattico piuttosto che sequenziale.
  • 18. Reti di calcolatori 18 Il Modello “Puzzle”  Il modello Jigsaw ('Puzzle') di apprendimento cooperativo utilizza la specializzazione del compito. Ogni studente ha un compito (creazione di domande) che contribuisce ad un obiettivo complessivo di gruppo (creazione di un questionario).  In gruppi eterogenei da 3 a 6 studenti gli studenti lavorano alla creazione di contenuti da inserire nell’AppQuiz per svolgere test di preverifica delle conoscenze.  L'insegnante accerta la competenza del gruppo sull'argomento complessivo. Vengono dati voti di gruppo e individuali sulla base dei risultati delle preverifiche, svolte con l’appQuiz, e delle verifiche tradizionali.
  • 19. Reti di calcolatori 19 Fasi di Sviluppo  Selezionare un argomento principale di studio  Suddividere tale argomento in sotto-argomenti  Ogni studente seleziona un sotto-argomento a scelta  Ogni studente studia e sintetizza il sotto-argomento scelto (in forma di domande significative) e condivide poi le informazioni con il gruppo.  Dopo una discussione, le domande vengono organizzate in una una presentazione di gruppo e condivisa con la classe intera.  Nell'ascoltare tutte le relazioni, gli studenti acquistano un'ampia prospettiva dell'argomento.  Ci si aspetta che tutti imparino tutto il materiale.  La valutazione riguarda il lavoro individuale dello studente più l’elaborato di gruppo.
  • 20. Reti di calcolatori 20 Principi Guida  Ci sono quattro principi di base nell’apprendimento cooperativo in gruppi di studio :  1) Interazione simultanea (tutti i partecipanti del gruppo sono attivi);  2) Partecipazione equa (ognuno da il giusto contributo al lavoro del gruppo);  3) Responsabilità individuale (ognuno ha un voto in base al suo contributo);  4) Interdipendenza positiva (Il voto di ognuno dipende anche dal voto complessivo del gruppo).
  • 21. 21 Rappresentare il Modello ‘Puzzle’ Schema delle Risorse
  • 22. Reti di calcolatori 22 Schema delle risorse di sistema  Nella fase di analisi del problema si fa molto spesso ricorso a schemi e disegni per illustrare i dati, gli archivi e le procedure che vengono utilizzati per risolvere il problema, attraverso l'immediatezza e l'efficacia dei simboli grafici”.  Le rappresentazioni grafiche e gli schemi sono uno degli elementi più importanti per illustrare il proprio lavoro e per meglio documentarlo: questo facilita l'autore del lavoro quando i documenti vengono ripresi dopo molto tempo per modifiche o ampliamenti, e facilita anche la persona diversa dall'autore che vuole comprendere il significato e lo svolgimento dei programmi.
  • 23. Reti di calcolatori 23 System Resources Chart  Lo schema delle risorse di sistema (system resources chart) serve ad illustrare, con simboli grafici gli archivi utilizzati dai diversi programmi il flusso delle informazioni, all'interno dell'elaborazione, dalle unità di input e verso quelle di output.  Con opportuni simboli viene anche messa in evidenza la tipologia dei supporti utilizzati per la registrazione dei dati.  I segni grafici fanno riferimento a una simbologia riconosciuta a livello internazionale dagli enti per la standardizzazione.
  • 24. Reti di calcolatori 24 Esempio La procedura per la gestione dello scarico degli articoli di un magazzino può essere illustrata con lo schema seguente.
  • 25. Reti di calcolatori 25 Simboli dell’Alfabeto
  • 26. Reti di calcolatori 26 Esempi
  • 27. Reti di calcolatori 27 Esempi
  • 29. Reti di calcolatori 29 Lo Schema del ‘Puzzle’ (1) Un primo schema del nostro progetto in cui lo Studente riceve l’Input della scelta dell’argomento ed Elaborando i dati tratti dal Libro produce come risultato la Sintesi dell’argomento scelto.
  • 30. 30 Rappresentare il Modello ‘Puzzle’ Schema Entità-Associazioni
  • 31. Reti di calcolatori 31 Le Entità del Progetto Una base di dati è un archivio di tabelle utilizzate per rappresentare ed elaborare entità. Rappresentare un entità vuol dire descriverla attraverso un modello, dichiararne il nome e gli attributi , renderla parte di un contesto più ampio ponendola in relazione con altre entità - dati. Elaborare un entità vuol dire definirne il comportamento relativamente a sè stessa e all’altre entità presenti nel contesto. Le entità rappresentate dal nostro progetto sono : lo studente, il sotto-argomento scelto, il gruppo di appartenenza, l’argomento del gruppo, la valutazione dello studente, la valutazione del gruppo.
  • 32. Reti di calcolatori 32 Schema E-R