Sei un egoista? Buon per te!

Sei un egoista? Buon per te!

Uno dei rimproveri che maggiormente ci toccano e ci irritano è quello di essere degli egoisti, facendoci reagire in modo spesso smodato a questa "infamante" accusa. E se invece fosse un bene?

Sin da piccoli, abbiamo più volte subito questo rimprovero da parte dei nostri genitori e poi magari da qualche insegnante o ancora da qualche amichetto e la cosa ci feriva enormemente.

Ma perché?

Siamo animali sociali e, in quanto tali, abbiamo un assoluto bisogno di condividere, sostenerci a vicenda, mantenere rapporti più o meno intimi, ecc.: l'esistenza umana subirebbe un contraccolpo mortale senza forti interazioni coi nostri simili, al punto da non poterci più nemmeno definirci umani.

L'#egoismo è la negazione di tutto questo, poiché esso ricerca al contrario la separazione, nonché il solo ed esclusivo tornaconto dell'individuo che lo eleva a stile di vita.

Per questo, che si abbia pochi o molti anni di vita, essere ripresi per il fatto di essere #egoisti ci tocca a livelli molto profondi, un rimprovero vissuto come inaccettabile e che richiede da chi lo subisce un'immediata giustificazione, spesso patetica, per il suo comportamento.

Facciamo un po' di chiarezza: che ci piaccia o meno, siamo tutti - e ribadisco TUTTI - egoisti... MOLTO egoisti, poiché è la nostra natura... ma chi l'ha detto che sia un male?

La sola cosa che può addolcire l'impatto del nostro egoismo sui vari ambiti della nostra esistenza è la nostra capacità di formare un solido #sistemadivalori in grado di tenere sotto controllo questa straordinaria forza, il nostro #ego, che ci controlla in modi che nemmeno possiamo immaginare e la leadership è strettamente legata a questa capacità.

Di certo, non possiamo aspettarci che un bambino di pochi anni, che è ego allo stato puro, possa aver già sviluppato un sistema immunitario morale tale da poter contrastare le sue pulsioni egoistiche ed esagerare coi rimproveri su questo, più o meno indirettamente, può gravemente alterare lo sviluppo psicologico dei nostri piccoli.

Come peraltro tutto il resto, l'egoismo (o l'ego) non va mai trattato da un punto di vista moralistico, come avviene solitamente, bensì esclusivamente per quello che è: un potentissimo sistema di controllo interno il cui scopo è quello di assicurare la sopravvivenza dell'individuo che governa (e della specie a cui appartiene).

Ogni organismo vivente, da quello unicellulare all'Uomo, passando per piante ed animali, è dotato di questo sistema (cambia solo la forza, dove nell'Uomo è massima) e, molto semplicemente, la vita sarebbe impossibile senza: è chiaro il motivo per cui non si può scherzare su come ci rapportiamo con l'egoismo?

Se sin da piccoli ci viene inculcata l'idea che l'egoismo sia una brutta cosa, magari anche in modo piuttosto veemente, si andrà a sviluppare un sistema di valori molto rigido, capace di reprimere le naturali pulsioni che albergano dentro tutti noi; ma poiché l'egoismo non è comunque qualcosa che possa essere debellato, si andranno a sviluppare tremende tensioni e conflittualità interne in grado di potenzialmente distruggere o fortemente menomare la personalità di un individuo, che di certo non potrà mai essere una persona felice.

L'egoismo è una forza e, come insegna anche la fisica, nessuna forza può essere distrutta: può solo essere trasformata, incanalata e/o gestita in qualche modo.

Partendo da questo presupposto, questi sono alcuni suggerimenti da tenere a mente per instaurare un rapporto più produttivo con il tuo ego.

  • Non sentirti in colpa per essere egoista - Ricorda sempre che nessuno è esente da questa "colpa" e chi cerca di farti sentire egoista sta solo cercando di trarne lui/lei un beneficio, più o meno inconsciamente. Il ricatto morale e la manipolazione sono due potentissime armi nelle mani di persone che sono molto più egoiste di te e che si approfittano dei sensi di colpa e di vergogna di coloro che hanno avuto un'educazione moralisticamente rigida: vittime perfette! Il solo modo per stroncare questo diabolico gioco è quello di non cascarci, consapevole che è chi lo fa ad avere grossi problemi di ego.
  • Tieni sempre presente che NON sei il tuo ego - Un famoso detto recita che il più grande inganno del diavolo è quello di averci fatto credere che non esiste... e lo stesso si potrebbe dire del nostro ego. Quando facciamo qualcosa o ci comportiamo consciamente in modo riprovevole, ce ne assumiamo la colpa, come se fossimo proprio noi responsabili. In realtà, è il tuo ego che, dal suo punto di vista, sta solo facendo il suo lavoro e sentirti in colpa (un po' dovresti, ma solo per avergli permesso di prendere il sopravvento) significa traviare la realtà. Impara piuttosto dall'esperienza e cerca di capire come non ricascarci.
  • Non accontentarti di niente - Siamo qui per #crescere e decidere a priori chi o cosa vogliamo avere/essere sulla base di un sistema di valori alterato da un'educazione eccessivamente moralistica significa bloccare il nostro sviluppo come essere umani, la cosa peggiore in assoluto che possiamo fare e che non ha davvero niente di meritevole. Volere tutto per sé e limitarsi in ciò che si vuole hanno entrambi la stessa radice: un ego fuori controllo. Pensi sia disdicevole "avere" troppo? Bene! Sii conseguente, allora, e condividi il di più!... Pensi sia disdicevole "essere" troppo? Da quale prospettiva stai vedendo la questione e chi potrebbe danneggiare?
  • Conosci il tuo ego - Ricorda che senza il tuo ego non esisteresti e comunque, come dicevo, non potrai mai sconfiggerlo. Piuttosto, comincia a #negoziare con lui, tenendo però presente che come in qualsiasi negoziazione, devi conoscere il tuo interlocutore, capire come "pensa", a cosa non è disposto a rinunciare, cosa potrebbe invece essere disposto a concedere e, soprattutto, come renderlo tuo prezioso alleato mentre persegui i tuoi #obiettivi.
  • Accetta il negativo che ti accade - E' la parte più difficile, ma anche quella più potente. Il nemico naturale dell'ego è il #dolore. Ogni volta che accade un evento del tutto indesiderato, l'ego, che di suo ricerca piacere e gratificazione, reagisce con un ruggito di totale contrarietà e disperazione. E' normale, è esattamente quello che deve fare ed è altrettanto normale accusare il colpo... ma non significa che si debba poi continuare ad assecondarlo. Anzi, il dolore ci è indispensabile per rivedere la nostra vita, per correggere la nostra visione della realtà... cosa che un ego nel pieno della sua forza ci impedirebbe di fare. Se ci opponiamo al processo, non faremmo altro che cedergli potere ed interromperemmo la nostra crescita, diventandone sempre più schiavi.

Il compito di un leader è quello di condurre le persone in un territorio ancora inesplorato e non esiste niente di più inesplorato di uno #statomentale libero dai rigidi controlli del nostro ego.

Per questo la leadership è fortemente interessata ad una maggiore conoscenza del modo in cui funziona il nostro ego: innanzitutto per il leader stesso e, in seconda istanza, per aiutare gli altri a 1) riconoscerne l'esistenza, 2) capirne il funzionamento, 3) limitarne i giochi e 4) farlo lavorare per noi.

Denisa Babics

Personal Branding & Headshots Photographer — because you deserve powerful portraits. Everything in life is art. Mom of 2 boys, bonus mom to 2 more to love. Partner in crime of Vincenzo. Messy Golden Retriever included.

2 anni

Bravissimo Alessandro, sull’ego davvero ci sono miti da sfatare 👏🏼 Stasera questo sarà la lettura di buonanotte per i miei figli.

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