Sii te stesso e tutto andrà bene
Quante volte lo abbiamo sentito dire o ce lo hanno detto…l’ultima vota che ho sentito queste parole però ho provato un senso di fastidio, come quando senti qualcuno stonare la tua canzone preferita.
Serve un po’ di contesto però:
1- normalmente è una frase che ci sentiamo dire quando chiediamo un consiglio o un’opinione a qualcuno.
2- Quando chiediamo un consiglio o un’opinione è perché non siamo abbastanza sicuri della nostra strategia o del risultato che otterremo (quindi parliamo di una situazione nuova o diversa).
3- “Andare bene” di solito significa che le cose vanno come vogliamo o ci aspettiamo, ma è anche vero che il cervello è contento quando deve impiegare poche energie e quindi tendenzialmente per lui “andare bene” significa ripercorrere strade conosciute (leggasi “fare le solite cose”).
Ecco allora che questo consiglio, “sii te stesso”, è perfetto per il punto 3, ovvero ottenere gli stessi risultati che abbiamo sempre ottenuto. E se ci pensi è la cosa più normale da aspettarsi, se sei sempre uguale, tendenzialmente otterrai sempre gli stessi risultati (sempre se le altre variabili rimangono costanti).
Il problema è se ci concentriamo sui primi due punti. Se fossimo certi di tutto, non chiederemmo un consiglio o un’opinione. Mentre è molto probabile che ci troviamo in quella situazione quando stiamo per fare qualcosa di nuovo o con la quale abbiamo poca dimestichezza, o quando stiamo facendo qualcosa che richiede uno sforzo maggiore.
In quei casi allora può non essere abbastanza essere te stesso, devi essere la persona giusta per quel compito, devi essere di più!
Mi tornano in mente frasi famose (non ricordo le fonti) come “tutto ciò che è immobile muore”, “siamo nati per evolverci”, “o ti formi o ti fermi”…a prescindere che siano frasi con un fondamento o meno, il discorso è che se fossimo sempre gli stessi otterremmo sempre gli stessi risultati, che di base potrebbe anche essere una buona cosa se vivessimo in un contesto dove tutto resta uguale, ma la realtà è che tutto cambia ormai in maniera frenetica e se resti sempre lo stesso, rimani indietro. E non è una questione di competizione che bisogna per forza essere davanti per vincere. Oggi rimanere indietro vuol dire non essere appetibile per il mercato del lavoro, non riuscire a pagare le bollette e non riuscire a interagire col mondo anche solo per bersi una birra con gli amici.
Oggi quella frase andrebbe rivisitata con “sii di più e puoi avere qualche possibilità in più che le cose andranno come vuoi”. Lo so, non è una frase che ti carica e ti fa stare tranquillo, ma se ci pensi, è proprio quando sei troppo tranquillo che poi qualcosa va storto, è meglio avere un po’ di cortisolo e adrenalina in più in corpo!
Andrea Colombo