Educare ai Nuovi Media:
           La sfida delle Scienze
                  Cognitive
                                                        Prof. Giuseppe Riva

                                                                    LICENT
                                                   Università Cattolica del Sacro
                                                               Cuore

                                                        E-mail: giuseppe.riva@unicatt.it



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                          http://www.isocialnetwork.info
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Una definizione di
                    MEDIA EDUCATION

  L’educazione ai e con i media:
  • ai media, cioè corsi di educazione a un
  utilizzo e a una comprensione critici dei
  media.
  • con i media, cioè programmi didattici che
  utilizzino i media come strumenti di
  supporto ai processi educativi generali.

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Il fuoco di questa presentazione

       Mi concentrerò in particolare sull’educazione AI MEDIA
       Cercando di raccontare come la Psicologia dei Nuovi Media
       descrive la Media Literacy (Competenza all’uso dei media)


       I punti chiave sono:
  -    Che cosa sono i media da un punto di vista psicologico?
  -    Come usiamo i media?
  -    Usare i media richiede un cambiamento? Se si, di che
       tipo?
  -    Che cos’è dal punto di vista cognitivo la Media Literacy?

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PARTE 1
                    Psicologia dei nuovi media:
                    Comprendere il rapporto tra media e
                             cambiamento




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Qual è il ruolo della
             PSICOLOGIA DEI NUOVI MEDIA?

    Lo studio, la comprensione, la
    previsione e l’attivazione dei
    processi di cambiamento che
    hanno la loro principale origine
    nell’interazione con i nuovi media
    comunicativi.            5
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Il medium (1)

       COS’ E’ UN MEDIUM?

       Ogni artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i
       vincoli della comunicazione faccia a faccia, la situazione
       interattiva più naturale

       I MEDIA SONO DISPOSITIVI DI MEDIAZIONE


Facilitano il processo di                            Sostituiscono l’esperienza
comunicazione, superando i                           diretta, ponendosi “in mezzo”
limiti imposti dal faccia-a-                         tra i soggetti interagenti.
faccia.
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Il medium (2)
Ciascun MEDIUM si caratterizza per 3 dimensioni, che stanno tra
loro in rapporto dialettico: il cambiamento di un elemento può
portare ad un cambiamento negli altri.
                               Include l’insieme delle caratteristiche
          FISICA               naturali del medium

                               Include   l’insieme   dei   significati
  SIMBOLICA                    convenzionali espressi attraverso il
                               medium
                              Include l’insieme dei comportamenti con
PRAGMATICA                    cui gli utilizzatori comunicano attraverso il
                              medium
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Nuovi media e interfaccia (1)
  Definiamo NUOVI MEDIA
  l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il
  linguaggio digitale nella codifica delle informazioni


  L’INTERFACCIA
  assume con i nuovi media un ruolo centrale che non aveva con
  i media precedenti
  Con l’evoluzione dei media infatti il
  supporto fisico diventa una “finestra” che
  consente la visualizzazione parziale di un
  insieme più ampio di informazioni
  disponibili
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Nuovi media e interfaccia (2)
                 Le 3 funzioni dell’interfaccia nei nuovi media:
 Rappresentare le caratteristiche del medium attraverso un modello
 Rendere visibili gli oggetti digitali contenuti al suo interno
 Facilitarne l’uso mediante un’opera di filtro e e selezione

                       L’interfaccia diventa un METAMEDIUM

Ha le caratteristiche di un                            Utilizza la dimensione fisica del
medium                                                 medium tradizionale
(sostituisce l’esperienza diretta                      (pur essendo caratterizzata da
con una percezione mediata)                            dimensioni simboliche e
                                                       pragmatiche proprie, non ha una
                                                       dimensione fisica propria)
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Nuovi media e cambiamento
L’introduzione di un nuovo medium implica una
RICONFIGURAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ DI
MEDIAZIONE CULTURALE a disposizione dei suoi utenti:


 modifica la struttura dell’interazione e
obbliga i soggetti ad adattarsi alla nuova
situazione

 rimuove dall’interazione il corpo ed i
significati che questo porta con sé dando
autonomia al messaggio

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Il cambiamento (1)
   Secondo Safran and Greenberg (1991), esistono
   due diversi approcci alla comprensione del
   cambiamento: bottom-up (dal basso verso l’alto) e
   top-down (dall’alto verso il basso):

• Bottom-up: parte dall’analisi delle percezioni e
  delle emozioni (individuali e sociali) per poi arrivare
  ad un cambiamento di tipo comportamentale (prima)
  e concettuale (dopo);

• Top-down: parte dall’analisi delle credenze e delle
  regole implicite che guidano il comportamento
  (individuale o sociale) per intervenire su di esso
  (prima) e poi influenziare il livello emotivo (dopo).



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Il cambiamento (2)
     Questi due modelli di cambiamento hanno come punto di
     partenza due diversi sistemi cognitivi (Kahneman, Nobel
     Prize Lecture, 2002):

• Sistema 1 (Intuizione): genera impressioni relative alle
  caratteristiche degli oggetti percepiti e pensati. Queste
  impressioni non sono volontarie e spesso non sono
  immediatamente consapevoli.

• Sistema 2 (Ragionamento): genera giudizi, che sono sempre
  esplitici e intenzionali.


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La differenza tra intuizione e
                 ragionamento (1)




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La differenza tra intuizione e
                   ragionamento (2)
  L’esistenza di due sistemi cognitivi separati è
  evidente nella distinzione tra saper fare (intuitivo) e
  sapere (razionale):

• Siamo in grado di controllare sistemi dinamici
  complessi intuitivamente senza essere in grado di
  spiegare le regole che ci permettono di farlo (per es.
  Andare in Bicicletta);

• Siamo in grado descrivere razionalmente le regole
  con cui il sistema funziona senza essere in grado
  di metterle in pratica (per es. Esame di guida)
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Intuizione: non solo innata

Una caratteristica di base dei processi intuitivi è che sono
spontanei (impressioni), come i processi percettivi.

• Alcune impressioni, che Tversky e Kahneman
(1983) chiamano natural assessments, sono
innate and vengono attivate dai contenuti
percettivi : sorpresa, valenza affettiva
(emozioni)

• Altre invece sono apprese e legate all’uso
efficace degli strumenti: competenze motorie
(per es., Prendere appunti usando la
penna).                      Giuseppe Riva                       Psicologia dei
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PARTE 2
             Dalla percezione all’azione:
            come una competenza diventa intuitiva?




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Dalla percezione all’azione (1)
                                                                   Noe, A., (2004), Action
Le ricerche delle scienze cognitive                              In perception. Cambridge,
sottolineano lo stretto legame tra azione                              MA: MIT Press
e percezione:

“La percezione non è qualcosa che ci
accade, fuori o dentro di noi, ma è
qualcosa che facciamo” (Noe, p. 12)

La percezione e la consapevolezza
percettiva dipendono dalle nostre
capacita di azione e di pensiero e
viceversa.

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Psicologia Cognitiva Corporea (1)
Le ricerche di Rizzolatti hanno scoperto nella corteccia premotoria
della scimmia e in seguito anche in quella dell’uomo, l’esistenza di
due gruppi particolari di neuroni (bimodali – motori e percettivi):


•il primo gruppo di neuroni (F5ab-AIP) – chiamati neuroni “canonici” si attivano
anche quando il soggetto guarda un oggetto a cui potrebbe essere rivolta la
propria azione;




•il secondo gruppo di neuroni (F5c-PF) – chiamati neuroni “specchio” - si attivano
invece quando il soggetto osserva un altro individuo che compie la stessa azione.


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Psicologia Cognitiva Corporea (2)
In pratica, i neuroni canonici consentono una comprensione intuitiva delle
opportunità di interazione che gli oggetti offrono a un soggetto percepiente
(nel caso del manico della tazzina da caffé la possibilità di essere
afferrato).
Mentre, i neuroni specchio permettono una comprensione intuitiva delle
intenzioni degli altri individui (l'intenzione ad esempio di portare la tazzina
alla bocca per bere il caffé).

Ciò suggerisce l’esistenza di un
sistema simulativo basato sui
schemi di tipo motorio che
consente al soggetto di
organizzare e comprendere
l’azione in maniera intuitiva
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Psicologia Cognitiva Corporea (2)
Embodied Cognition: considera i processi cognitivi come il
risultato dall’interazione in tempo reale e diretta verso un obiettivo
tra un organismo e l’ambiente.

Conoscenza (Clancey, 1997): capacità verso un’azione interattiva.
Tale capacità viene attivata attraverso una sequenza di
coordinazioni sensomotorie in atto, cioè mediante la simulazione di
un’intera sequenza comportamentale e degli effetti che ha
sull’ambiente.

Per questo la conoscenza è necessariamente situata e incarnata:
richiede un feedback esterno continuo per coordinare tra loro
percezione e azione.
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Azione: il punto di incontro tra intuizione
             e ragionamento

 • Il modo migliore di
   imparare qualcosa
   è farlo (azione),
   verificando
   l’esito di quello
   che viene fatto
   (metacognizione)

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Dalla percezione all’azione
           A partire da queste riflessioni si sono sviluppate due
                             aree di ricerca:



    LA PSICOLOGIA COGNITIVA                                               LO STUDIO
             “CORPOREA”                                            DELL’INTERAZIONE
 che considera la mente come il risultato                                 CORPOREA
  di un fenomeno distribuito, che risiede                   che ha come principale obiettivo l’uso
non solo nella testa, e descrive i processi                      della corporeità per facilitare
 cognitivi come il risultato dall’interazione                   l’interazione uomo-computer,
in tempo reale e diretta verso un obiettivo                  realizzando interfacce e metafore e
      tra un organismo e l’ambiente                         oggetti fisici in grado di comprendere
                                                                     le necessità dell’utente


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Nuovi media e corporeità (1)
                    LA MANIPOLAZIONE DIRETTA

Un approccio basato sull’idea di rappresentare gli
oggetti digitali in maniera esplicita e caratterizzata in
modo che l’utente possa agire su di essi allo
intuitivamente: don’t make me think
                                                                 AFFORDANCE




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Nuovi media e corporeità (2)
Possiamo definire l’AFFORDANCE l'insieme di azioni che un
oggetto "invita intuitivamente" a compiere su di esso (Gibson,
Norman)
                         L’opportunità d’azione (o di inibizione)
                         fornita dall’ambiente all’individuo
In pratica il soggetto identifica intuitivamente, in base ai propri obiettivi,
il tipo di proprietà più utile a lui tra quelle che un oggetto è in grado di
offrire. Il livello d’utilità è legato, oltre che al tipo di obiettivo, alla struttura
fisica del soggetto (affordance diretta), al significato (affordance mediata)
attribuito all’oggetto e al contesto in cui è collocato.

Un’affordance è tale solo quando è visibile ed in grado di guidare l’azione
intuitivamente.

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Nuovi media e corporeità (3)
   L’uso efficace di un artefatto modifica l’esperienza del corpo

     Durante un’azione efficace – in cui il soggetto è in grado di
     attuare intuitivamente la propria intenzione – l’artefatto viene
     percettualmente “incorporato” dal soggetto.




Riuscendo ad attuare le proprie intenzioni attraverso
l’artefatto, il soggetto diventa presente in esso.
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Intuizione e corporeità
  La psicologia cognitiva ha mostrato che la capacità di usare un
  medium intuitivamente ha due effetti diversi sulla nostra
  esperienza corporea:

     Azione Mediata Diretta:                          Azione Mediata Indiretta:
      INCORPORAZIONE                                       INCARNAZIONE
         (PRESENCE)                                    (TELEPRESENCE)




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Azione Mediata Diretta
       INCORPORAZIONE (PRESENZA)
 L’artefatto diventa parte della rappresentazione
 del corpo (il soggetto è presente in esso) =>
 L’esperienza intuitiva del corpo si estende
 all’artefatto




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Azione Mediata Indiretta



  INCARNAZIONE
(TELEPRESENZA)
L’uso efficace dell’avatar
sposta temporaneamente
il soggetto all’interno dello
spazio remoto/virtuale in
(il soggetto è
telepresente in esso) =>
L’esperienza intuitiva del
corpo si estende all’avatar
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PARTE 3:
                     Conclusioni




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La media literacy
                       è intuizione
Le ricerche delle scienze cognitive
sottolineano come le competenze di tipo
percettivo-motorio, che ci permettono di
utilizzare un medium, sono
prevalentemente di tipo intuitivo.

• Quando ho la media literacy il
medium è trasparente: posso realizzare
attraverso di esso le mie intenzioni senza
dovermi chiedere come farlo.
• Quando non c’è, il medium è opaco:
richiede il ragionamento per riuscire a
usarlo
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Usare i media ci cambia nel
                      profondo
Imparare ad usare intuitivamente un
medium ha un effetto sulla nostra
corporeità (bodyframe): di fatto il medium
diventa una estensione diretta o indiretta
(avatar) del nostro corpo:

- Il cambiamento è profondo: porta a
vedere in modo diverso l’ambiente
circostante (brainframe)
- Il soggetto non è consapevole del
cambiamento: per cui non capisce la
diversità/difficoltà di un altro che non ha le
stesse competenze
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La media education
      è esperienziale e metacognitiva
Come funziona:
• Si osservano fenomeni e
comportamenti,
• si interviene con la propria azione per
modificarli,
• si osservano gli effetti della propria
azione, si riprova a intervenire, e così via.

Si ripetono tipicamente cicli di percezione
e azione ciascuno operante sul risultato
dell'altro: si prova e riprova. => La
conoscenza e il cambiamento emergono
da questo «fare esperienza».
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Per saperne di più
• Sulla psicologia dei nuovi media, sulla presenza
  e i suoi aspetti cognitivi:
                         Riva, G. (2012),
                      Psicologia dei nuovi
                       media, Bologna: Il
                              Mulino

                       Morganti, F., Riva G.
                      (2006), Conoscenza,
                        comunicazione e
                       tecnologia: Aspetti
                       Cognitivi della RV,
                           Milano: LED

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Scienze Cognitive                                                   Nuovi Media
                                                                25-26 March 2003
                       http://www.psicologiadeinuovimedia.com

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Educare ai nuovi media: La sfida delle scienze cognitive

  • 1. Educare ai Nuovi Media: La sfida delle Scienze Cognitive Prof. Giuseppe Riva LICENT Università Cattolica del Sacro Cuore E-mail: giuseppe.riva@unicatt.it http://www.psicologiadeinuovimedia.com http://www.isocialnetwork.info Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 1 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 2. Una definizione di MEDIA EDUCATION L’educazione ai e con i media: • ai media, cioè corsi di educazione a un utilizzo e a una comprensione critici dei media. • con i media, cioè programmi didattici che utilizzino i media come strumenti di supporto ai processi educativi generali. 2 Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 3. Il fuoco di questa presentazione Mi concentrerò in particolare sull’educazione AI MEDIA Cercando di raccontare come la Psicologia dei Nuovi Media descrive la Media Literacy (Competenza all’uso dei media) I punti chiave sono: - Che cosa sono i media da un punto di vista psicologico? - Come usiamo i media? - Usare i media richiede un cambiamento? Se si, di che tipo? - Che cos’è dal punto di vista cognitivo la Media Literacy? Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 4. PARTE 1 Psicologia dei nuovi media: Comprendere il rapporto tra media e cambiamento Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 4 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 5. Qual è il ruolo della PSICOLOGIA DEI NUOVI MEDIA? Lo studio, la comprensione, la previsione e l’attivazione dei processi di cambiamento che hanno la loro principale origine nell’interazione con i nuovi media comunicativi. 5 Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 6. Il medium (1) COS’ E’ UN MEDIUM? Ogni artefatto in grado di permettere ai soggetti di superare i vincoli della comunicazione faccia a faccia, la situazione interattiva più naturale I MEDIA SONO DISPOSITIVI DI MEDIAZIONE Facilitano il processo di Sostituiscono l’esperienza comunicazione, superando i diretta, ponendosi “in mezzo” limiti imposti dal faccia-a- tra i soggetti interagenti. faccia. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 7. Il medium (2) Ciascun MEDIUM si caratterizza per 3 dimensioni, che stanno tra loro in rapporto dialettico: il cambiamento di un elemento può portare ad un cambiamento negli altri. Include l’insieme delle caratteristiche FISICA naturali del medium Include l’insieme dei significati SIMBOLICA convenzionali espressi attraverso il medium Include l’insieme dei comportamenti con PRAGMATICA cui gli utilizzatori comunicano attraverso il medium Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 8. Nuovi media e interfaccia (1) Definiamo NUOVI MEDIA l’insieme dei mezzi di comunicazione che utilizzano il linguaggio digitale nella codifica delle informazioni L’INTERFACCIA assume con i nuovi media un ruolo centrale che non aveva con i media precedenti Con l’evoluzione dei media infatti il supporto fisico diventa una “finestra” che consente la visualizzazione parziale di un insieme più ampio di informazioni disponibili Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 9. Nuovi media e interfaccia (2) Le 3 funzioni dell’interfaccia nei nuovi media:  Rappresentare le caratteristiche del medium attraverso un modello  Rendere visibili gli oggetti digitali contenuti al suo interno  Facilitarne l’uso mediante un’opera di filtro e e selezione L’interfaccia diventa un METAMEDIUM Ha le caratteristiche di un Utilizza la dimensione fisica del medium medium tradizionale (sostituisce l’esperienza diretta (pur essendo caratterizzata da con una percezione mediata) dimensioni simboliche e pragmatiche proprie, non ha una dimensione fisica propria) Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 10. Nuovi media e cambiamento L’introduzione di un nuovo medium implica una RICONFIGURAZIONE DELLE OPPORTUNITA’ DI MEDIAZIONE CULTURALE a disposizione dei suoi utenti:  modifica la struttura dell’interazione e obbliga i soggetti ad adattarsi alla nuova situazione  rimuove dall’interazione il corpo ed i significati che questo porta con sé dando autonomia al messaggio Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 11. Il cambiamento (1) Secondo Safran and Greenberg (1991), esistono due diversi approcci alla comprensione del cambiamento: bottom-up (dal basso verso l’alto) e top-down (dall’alto verso il basso): • Bottom-up: parte dall’analisi delle percezioni e delle emozioni (individuali e sociali) per poi arrivare ad un cambiamento di tipo comportamentale (prima) e concettuale (dopo); • Top-down: parte dall’analisi delle credenze e delle regole implicite che guidano il comportamento (individuale o sociale) per intervenire su di esso (prima) e poi influenziare il livello emotivo (dopo). Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 11 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 12. Il cambiamento (2) Questi due modelli di cambiamento hanno come punto di partenza due diversi sistemi cognitivi (Kahneman, Nobel Prize Lecture, 2002): • Sistema 1 (Intuizione): genera impressioni relative alle caratteristiche degli oggetti percepiti e pensati. Queste impressioni non sono volontarie e spesso non sono immediatamente consapevoli. • Sistema 2 (Ragionamento): genera giudizi, che sono sempre esplitici e intenzionali. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 12 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 13. La differenza tra intuizione e ragionamento (1) Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 13 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 14. La differenza tra intuizione e ragionamento (2) L’esistenza di due sistemi cognitivi separati è evidente nella distinzione tra saper fare (intuitivo) e sapere (razionale): • Siamo in grado di controllare sistemi dinamici complessi intuitivamente senza essere in grado di spiegare le regole che ci permettono di farlo (per es. Andare in Bicicletta); • Siamo in grado descrivere razionalmente le regole con cui il sistema funziona senza essere in grado di metterle in pratica (per es. Esame di guida) Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 14 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 15. Intuizione: non solo innata Una caratteristica di base dei processi intuitivi è che sono spontanei (impressioni), come i processi percettivi. • Alcune impressioni, che Tversky e Kahneman (1983) chiamano natural assessments, sono innate and vengono attivate dai contenuti percettivi : sorpresa, valenza affettiva (emozioni) • Altre invece sono apprese e legate all’uso efficace degli strumenti: competenze motorie (per es., Prendere appunti usando la penna). Giuseppe Riva Psicologia dei Media Education e Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 16. PARTE 2 Dalla percezione all’azione: come una competenza diventa intuitiva? Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 16 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 17. Dalla percezione all’azione (1) Noe, A., (2004), Action Le ricerche delle scienze cognitive In perception. Cambridge, sottolineano lo stretto legame tra azione MA: MIT Press e percezione: “La percezione non è qualcosa che ci accade, fuori o dentro di noi, ma è qualcosa che facciamo” (Noe, p. 12) La percezione e la consapevolezza percettiva dipendono dalle nostre capacita di azione e di pensiero e viceversa. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 17 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 18. Psicologia Cognitiva Corporea (1) Le ricerche di Rizzolatti hanno scoperto nella corteccia premotoria della scimmia e in seguito anche in quella dell’uomo, l’esistenza di due gruppi particolari di neuroni (bimodali – motori e percettivi): •il primo gruppo di neuroni (F5ab-AIP) – chiamati neuroni “canonici” si attivano anche quando il soggetto guarda un oggetto a cui potrebbe essere rivolta la propria azione; •il secondo gruppo di neuroni (F5c-PF) – chiamati neuroni “specchio” - si attivano invece quando il soggetto osserva un altro individuo che compie la stessa azione. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 18 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 19. Psicologia Cognitiva Corporea (2) In pratica, i neuroni canonici consentono una comprensione intuitiva delle opportunità di interazione che gli oggetti offrono a un soggetto percepiente (nel caso del manico della tazzina da caffé la possibilità di essere afferrato). Mentre, i neuroni specchio permettono una comprensione intuitiva delle intenzioni degli altri individui (l'intenzione ad esempio di portare la tazzina alla bocca per bere il caffé). Ciò suggerisce l’esistenza di un sistema simulativo basato sui schemi di tipo motorio che consente al soggetto di organizzare e comprendere l’azione in maniera intuitiva Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 19 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 20. Psicologia Cognitiva Corporea (2) Embodied Cognition: considera i processi cognitivi come il risultato dall’interazione in tempo reale e diretta verso un obiettivo tra un organismo e l’ambiente. Conoscenza (Clancey, 1997): capacità verso un’azione interattiva. Tale capacità viene attivata attraverso una sequenza di coordinazioni sensomotorie in atto, cioè mediante la simulazione di un’intera sequenza comportamentale e degli effetti che ha sull’ambiente. Per questo la conoscenza è necessariamente situata e incarnata: richiede un feedback esterno continuo per coordinare tra loro percezione e azione. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 20 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 21. Azione: il punto di incontro tra intuizione e ragionamento • Il modo migliore di imparare qualcosa è farlo (azione), verificando l’esito di quello che viene fatto (metacognizione) Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 21 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 22. Dalla percezione all’azione A partire da queste riflessioni si sono sviluppate due aree di ricerca: LA PSICOLOGIA COGNITIVA LO STUDIO “CORPOREA” DELL’INTERAZIONE che considera la mente come il risultato CORPOREA di un fenomeno distribuito, che risiede che ha come principale obiettivo l’uso non solo nella testa, e descrive i processi della corporeità per facilitare cognitivi come il risultato dall’interazione l’interazione uomo-computer, in tempo reale e diretta verso un obiettivo realizzando interfacce e metafore e tra un organismo e l’ambiente oggetti fisici in grado di comprendere le necessità dell’utente Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 22 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 23. Nuovi media e corporeità (1) LA MANIPOLAZIONE DIRETTA Un approccio basato sull’idea di rappresentare gli oggetti digitali in maniera esplicita e caratterizzata in modo che l’utente possa agire su di essi allo intuitivamente: don’t make me think AFFORDANCE Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 24. Nuovi media e corporeità (2) Possiamo definire l’AFFORDANCE l'insieme di azioni che un oggetto "invita intuitivamente" a compiere su di esso (Gibson, Norman) L’opportunità d’azione (o di inibizione) fornita dall’ambiente all’individuo In pratica il soggetto identifica intuitivamente, in base ai propri obiettivi, il tipo di proprietà più utile a lui tra quelle che un oggetto è in grado di offrire. Il livello d’utilità è legato, oltre che al tipo di obiettivo, alla struttura fisica del soggetto (affordance diretta), al significato (affordance mediata) attribuito all’oggetto e al contesto in cui è collocato. Un’affordance è tale solo quando è visibile ed in grado di guidare l’azione intuitivamente. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 25. Nuovi media e corporeità (3) L’uso efficace di un artefatto modifica l’esperienza del corpo Durante un’azione efficace – in cui il soggetto è in grado di attuare intuitivamente la propria intenzione – l’artefatto viene percettualmente “incorporato” dal soggetto. Riuscendo ad attuare le proprie intenzioni attraverso l’artefatto, il soggetto diventa presente in esso. Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 26. Intuizione e corporeità La psicologia cognitiva ha mostrato che la capacità di usare un medium intuitivamente ha due effetti diversi sulla nostra esperienza corporea: Azione Mediata Diretta: Azione Mediata Indiretta: INCORPORAZIONE INCARNAZIONE (PRESENCE) (TELEPRESENCE) Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 27. Azione Mediata Diretta INCORPORAZIONE (PRESENZA) L’artefatto diventa parte della rappresentazione del corpo (il soggetto è presente in esso) => L’esperienza intuitiva del corpo si estende all’artefatto Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 28. Azione Mediata Indiretta INCARNAZIONE (TELEPRESENZA) L’uso efficace dell’avatar sposta temporaneamente il soggetto all’interno dello spazio remoto/virtuale in (il soggetto è telepresente in esso) => L’esperienza intuitiva del corpo si estende all’avatar Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 29. PARTE 3: Conclusioni Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 29 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 30. La media literacy è intuizione Le ricerche delle scienze cognitive sottolineano come le competenze di tipo percettivo-motorio, che ci permettono di utilizzare un medium, sono prevalentemente di tipo intuitivo. • Quando ho la media literacy il medium è trasparente: posso realizzare attraverso di esso le mie intenzioni senza dovermi chiedere come farlo. • Quando non c’è, il medium è opaco: richiede il ragionamento per riuscire a usarlo Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 30 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 31. Usare i media ci cambia nel profondo Imparare ad usare intuitivamente un medium ha un effetto sulla nostra corporeità (bodyframe): di fatto il medium diventa una estensione diretta o indiretta (avatar) del nostro corpo: - Il cambiamento è profondo: porta a vedere in modo diverso l’ambiente circostante (brainframe) - Il soggetto non è consapevole del cambiamento: per cui non capisce la diversità/difficoltà di un altro che non ha le stesse competenze Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 31 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 32. La media education è esperienziale e metacognitiva Come funziona: • Si osservano fenomeni e comportamenti, • si interviene con la propria azione per modificarli, • si osservano gli effetti della propria azione, si riprova a intervenire, e così via. Si ripetono tipicamente cicli di percezione e azione ciascuno operante sul risultato dell'altro: si prova e riprova. => La conoscenza e il cambiamento emergono da questo «fare esperienza». Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 32 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com
  • 33. Per saperne di più • Sulla psicologia dei nuovi media, sulla presenza e i suoi aspetti cognitivi: Riva, G. (2012), Psicologia dei nuovi media, Bologna: Il Mulino Morganti, F., Riva G. (2006), Conoscenza, comunicazione e tecnologia: Aspetti Cognitivi della RV, Milano: LED Media Education e Giuseppe Riva Psicologia dei Valencia 33 Scienze Cognitive Nuovi Media 25-26 March 2003 http://www.psicologiadeinuovimedia.com

Editor's Notes

  • #34: Awareness of the distortion: The patients are instructed to develop an awareness of the distortion. This is approached by a number of techniques including the presentation of feedback regarding one's self-image. Videotape feedback is also usually used. Patients are videotaped engaging in a range of activities. Modification of the body image: The patients are instructed to imagine themselves as different on several dimensions including size, race, and being larger or smaller in particular areas. They also are asked to imagine themselves as younger, older, what they look and feel like before and after eating, as well as before and after academic-vocational and social successes and failures.