Il piano industriale di Telecom Italia 2011-2013 si propone di ridurre il debito a 25 miliardi di euro, obiettivo difficile senza operazioni straordinarie. ASATI suggerisce un aumento di capitale e l'evitare un aumento del dividendo annuo del 15%, per salvaguardare risorse da destinare alla riduzione del debito. Si sollevano interrogativi sul senso di responsabilità dei grandi azionisti e sui costi di rifinanziamento del debito.