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                   Il computer connesso – 1
         Epistemologia, Deontologia ed Etica dell’Informatica
         Storia dell’Informatica e della Comunicazione Digitale


                          Federico Gobbo
                   federico.gobbo@uninsubria.it
         CRII – Centro di Ricerca “Informatica Interattiva”
               Universit` dell’Insubria, Varese–Como
                        a
                     CC  Alcuni diritti riservati.


                             A.A. 2010-11


                                                                  1/29
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                      Da ARPAnet a Internet



     Nel 1982 nasce l’esigenza di mettere in collegamento la rete
     ARPAnet con le reti, e a tal scopo viene deciso lo standard di
     comunicazione, basato sui due protocolli TCP e IP. Per la
     prima volta viene usato il termine Internet, nel documento
     RFC 675.

     Verso la fine degli anni 1980 TCP/IP collega i principali centri
     di ricerca in America ed Europa, e altre istituzioni rilevanti.




                                                                  2/29
Figura: Test della rete Internet su TCP/IP (1982)
Figura: La rete Internet nel 1986
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                          1991, nasce il Web


     Nel 1991, ispirandosi ai lavori di Vannevar Bush e Ted Nelson –
     in particolare il protocollo FEBE, e avendo lavorato su
     HyperCard di Apple, Tim Berners-Lee, fisico inglese che
     lavora al CERN di Ginevra, un importante centro di ricerca
     svizzero, scrive il primo server web della storia, con lo
     standard HTML e il protocollo HTTP.

     Nel 1993 il CERN rinuncia a qualsiasi diritto d’autore sui
     nuovi standard decretandone il successo mondiale. Nello stesso
     anno esce il primo browser web, il Mosaic.




                                                                 5/29
Figura: Il cubo con cui Tim Berners-Lee ha inventato il Web
Figura: Navigazione internet con Veronica (motore Gopher)
Figura: Il primo browser web, il Mosaic (1993; Computer History
Museum)
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                    Il progetto GNU, A.D. 1990


     “Nel 1990 il sistema [operativo] GNU era quasi completo;
     l’unica componente maggiore che mancava era il kernel.”
     (Stallman, 1999). La difficolt` della FSF di rendere il kernel
                                   a

     GNU (HURD) stabile rende scettica la comunit` degli
                                                      a
     sviluppatori. Inoltre, l’effetto virale della GPL non piace perch´
                                                                     e
     impedisce la combinazione con il software proprietario, e in
     ultima analisi rende difficile venderlo.

     Stallman risponde: regalate il codice, vendete il servizio di
     assistenza.



                                                                     9/29
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                                      1991, nasce Linux
          > From: torvalds@@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds)
     >   Newsgroups: comp.os.minix
     >   Subject: What would you like to see most in minix?
     >   Summary: small poll for my new operating system
     >   Message-ID: <1991Aug25.205708.9541@@klaava.Helsinki.FI>
     >   Date: 25 Aug 91 20:57:08 GMT
     >   Organization: University of Helsinki
     >
     >   Hello everybody out there using minix -
     >
     >   I’m doing a (free) operating system (just a hobby, won’t be big and
     >   professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing
     >   since april, and is starting to get ready. I’d like any feedback on
     >   things people like/dislike in minix, as my OS resembles it somewhat
     >   (same physical layout of the file-system (due to practical reasons)
     >   among other things).
     >
     >   I’ve currently ported bash(1.08) and gcc(1.40), and things seem to work.
     >   This implies that I’ll get something practical within a few months, and
     >   I’d like to know what features most people would want. Any suggestions
     >   are welcome, but I won’t promise I’ll implement them :-)
     >
     >   Linus (torvalds@kruuna.helsinki.fi)
     >
     >   PS. Yes - it’s free of any minix code, and it has a multi-threaded fs.
     >   It is NOT protable (uses 386 task switching etc), and it probably never

     > will support anything other than AT-harddisks, as that’s all I have :-(.


                                                                                    10/29
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         Linus Torvalds nel film The Code, 21 anni




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                  Linux-Minix: 1-0 per Torvalds!


     Linus posta il suo lavoro sul kernel nel newsgroup del
     microkernel Minix (il web, per quanto nato da un anno circa,
     non era diffuso perch´ mancava un browser decente).
                           e

     Il microkernel Minix era (a) sperimentale; (b) pi´ complesso
                                                      u
     rispetto a un kernel monolitico; (c) lento. Linux invece nasce
     come kernel monolitico. Tanenbaum scrive a Linus:

     “Linux ` obsoleto... Progettare un kernel monolitico nel 1991 `
              e                                                       e
     un errore di fondo.” Linus, ventunenne, risponde: “il suo lavoro
     ` fare il ricercatore e il professore: ` una dannata scusa per i
     e                                      e
     danni cerebrali di Minix.”


                                                                   12/29
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          Linux o GNU/Linux? Stallman vs. Torvalds


     Fino al kernel Linux 0.11+VM (fine 1991) la licenza di Linus
     era di questo tipo: “- It’s free (copyright by me, but freely
     distributable under a very lenient copyright)”.

     Dalla versione 0.12 (5 gennaio 1992), Linux passa alla GPL.
     Perch´? “Perch´ il compilatore GCC ` sotto GPL.”
          e          e                     e

     Stallman allora minaccia di fare causa a chiunque usi Linux in
     combinazione con software non-GPL. La risposta di Torvalds ` e
     sorprendente e creativa.




                                                                   13/29
Linus interpreta creativamente la GPL (1999, T.d.A.)
        Abbiamo finito per decidere (o forse ho finito io per
    decretare) che le chiamate di sistema non sarebbero
    state considerate collegate al kernel. In altri termini,
    qualsiasi programma che giri sopra Linux non verr`   a
    considerato protetto da GPL. Questa decisione fu fatta
    molto presto e ho addirittura aggiunto un file speciale
    leggimi (vedi Appendice B) per essere sicuri che tutti
    potessero saperlo. Grazie a questo le aziende possono
    scrivere programmi per Linux senza preoccuparsi della
    GPL. Il potere di Linux ` tanto nella comunit` di
                              e                      a
    cooperazione che ci sta dietro quanto nel codice stesso.
    Se Linux venisse rapito – se qualcuno tentasse di farne
    e una versione proprietaria e distribuirlo – tutta la sua
    appetibilit`, che ` essenzialmente il modello di sviluppo
               a      e
    dell’open source, sarebbe perso per la versione
    proprietaria.
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         Goodbye, “free software”; hello, “open source”

     Eric Steven Raymond ` un hacker della generazione di
                           e
     Stallman. Autore di Fetchmail, uno dei primi contributori al
     progetto GNU, ha scritto il dizionario del gergo degli hacker.
     Nella primavera del 1993 scopre Linux, e ne rimane folgorato.
     Capisce che c’` qualcosa di nuovo.
                   e

     Il 3 febbraio 1998 a Palo Alto, California, Raymond inventa
     l’espressione “open source”, in risposta all’annuncio dato dalla
     Netscape di rilasciare il codice sorgente libero in rete per il loro
     browser, avendo perso la “guerra dei browser” contro Microsoft
     Internet Explorer, che dominer` il mercato incontrastato.
                                      a

     L’intento era evitare che il motore (Gecko) di Netscape fosse
     posto sotto licenza GPL: “dobbiamo far accettare il software
     libero nel mainstream corporate world” (Raymond, 1998).
                                                                     15/29
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                        Open source, versione 1.0

     “Open Source” non significa solo accesso al codice sorgente.
     Una licenza deve avere diversi requisiti, tra cui:
         1. libert` di ridistribuzione. Identica alla libert` 2 della GPL.
                  a                                         a
         2. accesso al codice sorgente.
         3. diritto (e non dovere, come nella GPL!) di usare la stessa
            licenza per i lavori derivati.
         4. integrit` del codice sorgente dell’autore, i.e. l’autore pu`
                    a                                                  o
            chiedere che un lavoro derivato abbia un nome diverso
            (principio dei fork). Questo implica l’attribuzione del
            codice a un autore, cosa negata invece dalla GPL – non a
            caso il modello anonimo del wiki usa una licenza di questo
            tipo, la FDL.


                                                                      16/29
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                             Open vs. free




     Insieme a Bruce Perens, autore del Contratto Sociale Debian (e
     coautore di Toy Story), fonda la Open Source Initiative (OSI),
     che non scrive licenze ma certifica quali seguono i requisiti open
     source e quali no.

     Ben presto OSI entra in un conflitto di interessi con la FSF di
     Stallman.




                                                                  17/29
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         La cattedrale come contrapposizione del bazaar


              [Il software] viene attentamente lavorato a mano da
          singoli o da bande di maghi che lavorano in silenzio,
          senza che alcuna versione beta veda la luce prima del
          momento giusto... [come in una] cattedrale, da
          costruire in silenzio e reverenza (Raymond 1997,
          T.d.A.)


     Il sapere perpetrato dalla cattedrale ` chiuso esoterico;
                                           e
     viceversa, il sapere del bazaar ` aperto, essoterico, al di l`
                                     e                            a
     dell’apertura del codice sorgente.



                                                                      18/29
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         Il progetto GNU (ma non solo) come cattedrale


               I programmi GNU sembravano “cattedrali”,
          monumenti all’etica hacker, impressionanti, pianificati
          in modo centralizzato, costruiti per durare nel tempo.
          [...] Linux (anche se era solo la punta dell’iceberg)
          divenne cos´ la prima vera e concreta dimostrazione al
                       ı
          mondo intero che la comunit` hacker e il movimento
                                         a
          per il software libero non era solo uno scoordinato
          gruppo di visionari idealisti e che le cose potevano
          realmente (e drasticamente cambiare). (Williams in
          Aliprandi 2005:21)




                                                                   19/29
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     Il bazaar di Raymond come mercato dell’abbondanza




             [Il modello del bazaar] ` un pullulare di progetti e
                                     e
         approcci differenti basati sulla rapidit` dei rilasci... il
                                                a
         mercato interno della reputazione della comunit`   a
         esercita una sottile pressione sulle persone in modo
         che non si lancino dei progetti se non si ` abbastanza
                                                    e
         competenti per seguirli (Raymond 1997, T.d.A.).




                                                                      20/29
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          Linux come prototipo del modello a bazaar

             Lo stile di sviluppo di Linus Torvalds – rilascia
         spesso e volentieri, delega tutto quello che puoi, sii
         aperto fino alla promiscuit` – arriv` come una
                                     a        o
         sopresa. Nessuna costruzione a cattedrale, silenziosa e
         riverente – invece, la comunit` Linux sembrava
                                         a
         assomigliare a un vociante bazaar di approcci e
         priorit` diverse (simboleggiate dai siti di archivio di
                a
         Linux, che accettano proposte da chiunque), fouri dal
         quale sembrava potesse emergere un sistema coerente e
         stabile solo mediante una successione di miracoli. Il
         fatto che questo stile a bazaar sembr` funzionare, e
                                                o
         funzionare bene, fu per me un vero shock. (Raymond
         in Halvelik 2004: 119)


                                                                   21/29
Il punto di vista di Raymond...

     Ci sono tre livelli, uno ideologico, uno pratico e
uno personale. Su quello ideologico... la differenza `   e
molto chiara. Richard vuole coscientemente cambiare
il mondo e esplicitamente, in una crociata morale. Se
non prendi le sue argomentazioni morali astratte, non
sposi la sua causa. La via che Linus Torvalds e io, e
altri, hanno portato avanti ` pragmatica. C’` un livello
                               e                e
pratico sul quale c’` un conflitto sulle tattiche da usare
                     e
per diffondere il messaggio. C’` anche un livello
                                  e
personale in cui, be’, le persone hanno un ego e hanno
investito nelle ideologie, e se parte di ci` che pensi sia
                                           o
il tuo pensiero rivoluzionario hai l’impressione te
l’abbiano rubato, provi del risentimento. (Raymond in
Holmevik 2004:126)
...e quello di Stallman

    La differenza fondamentale tra i due movimenti
risiede nei loro valori, nel loro modo di guardare al
mondo. Per il movimento open source, la questione se
il software dovrebbe essere a sorgente aperto ` pratica,
                                               e
non etico. Come si dice comunemente, “open source `    e
una metodologia di sviluppo, il software libero un
movimento sociale”. Per il movimento open source il
software non libero ` una soluzione subottimale. Per il
                     e
movimento del software libero, il software non libero `e
un problema sociale e il software libero ` la soluzione.
                                         e


                   Richard Stallman, Perch´ ’free’ (T.d.A.)
                                          e
TCP/IP              WWW                 Cattedrali e bazaar       Open source



            Linux come ‘oltreunix’ e ‘antimicrosoft’


            Vedo Linux come qualcosa che non ` Microsoft –
                                                  e
         una reazione contro Microsoft, n´ pi´ n´ meno. Non
                                           e u e
         penso che avr` molto successo nel lungo periodo. Ho
                       a
         guardato il sorgente e ci sono pezzi buoni e pezzi non
         buoni. Un insieme disordinato di persone hanno
         contribuito a questo sorgente, e la qualit` cambia
                                                   a
         drasticamente.

                       Ken Thompson, 1999 (in Holmevik 2004:130)

     Cosa ne pensate della posizione di Thompson, coautore di C e
     Unix?


                                                                  24/29
La selva dei sistemi operativi liberi all’anno 2000
TCP/IP                  WWW                 Cattedrali e bazaar         Open source



Microsoft ha paura di Linux: il nuovo Davide contro Golia?
         1. OSS pone nel breve periodo una sfida diretta a Microsoft,
            ai prodotti e alla piattaforma, in particolare nell’area
            server. Inoltre, il parallelismo intrinseco e lo scambio libero
            di idee in OSS ha benefici che non sono replicabili nel
            nostro modello corrente di licenze e pertanto presenta una
            sfida nella condivisione delle idee dello sviluppo nel lungo
            periodo [...].
         2. Linux pu` vincere finch´ i servizi / protocolli saranno cose
                      o               e
            utili.
         3. Progetti OSS sono stati in grado di guadagnare terreno in
            molte applicazioni server grazie al vasto utilizzo di
            protocolli semplici e molto utilizzati. Estendendo questi
            protocolli e sviluppandone di nuovi, possiamo impedire a
            progetti OSS di entrare nel mercato.

                          (Raymond Halloween I in Holmevik 2004:147)
                                                                       26/29
TCP/IP        WWW                 Cattedrali e bazaar   Open source



         Linux diventa un fenomeno mediatico




           Figura: Copertina di Wired, novembre 2003

                                                        27/29
TCP/IP              WWW                Cattedrali e bazaar        Open source



          L’entusiasmo: abbiamo cambiato il mondo



             Quando vedi delle URL sui sacchetti della spesa,
         sui giornali popolari, sui fianchi dei camion, alla fine
         di un film subito dopo il logo del produttore – quelle
         eravamo noi, l’abbiamo fatto noi. Abbiamo dato
         Internet alle gente comune. Abbiamo dato il calcio
         d’inizio di un nuovo mezzo di comunicazione. Abbiamo
         cambiato il mondo. (Zawinski in Holmevik 2004: 127)




                                                                  28/29
TCP/IP                 WWW                           Cattedrali e bazaar                Open source



                              Grazie. Domande?




               Potete scaricare questa presentazione qui:
               http://www.slideshare.net/goberiko/

                        C
         CC    BY:  $     Federico Gobbo 2010 di tutti i testi. Pubblicato in Italia.
                  




              Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5

              c delle figure degli aventi diritto. In caso di violazione, scrivere a:
                                federico.gobbo@uninsubria.it.
                                                                                        29/29

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17 Il computer connesso -- 1

  • 1. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Il computer connesso – 1 Epistemologia, Deontologia ed Etica dell’Informatica Storia dell’Informatica e della Comunicazione Digitale Federico Gobbo federico.gobbo@uninsubria.it CRII – Centro di Ricerca “Informatica Interattiva” Universit` dell’Insubria, Varese–Como a CC Alcuni diritti riservati. A.A. 2010-11 1/29
  • 2. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Da ARPAnet a Internet Nel 1982 nasce l’esigenza di mettere in collegamento la rete ARPAnet con le reti, e a tal scopo viene deciso lo standard di comunicazione, basato sui due protocolli TCP e IP. Per la prima volta viene usato il termine Internet, nel documento RFC 675. Verso la fine degli anni 1980 TCP/IP collega i principali centri di ricerca in America ed Europa, e altre istituzioni rilevanti. 2/29
  • 3. Figura: Test della rete Internet su TCP/IP (1982)
  • 4. Figura: La rete Internet nel 1986
  • 5. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source 1991, nasce il Web Nel 1991, ispirandosi ai lavori di Vannevar Bush e Ted Nelson – in particolare il protocollo FEBE, e avendo lavorato su HyperCard di Apple, Tim Berners-Lee, fisico inglese che lavora al CERN di Ginevra, un importante centro di ricerca svizzero, scrive il primo server web della storia, con lo standard HTML e il protocollo HTTP. Nel 1993 il CERN rinuncia a qualsiasi diritto d’autore sui nuovi standard decretandone il successo mondiale. Nello stesso anno esce il primo browser web, il Mosaic. 5/29
  • 6. Figura: Il cubo con cui Tim Berners-Lee ha inventato il Web
  • 7. Figura: Navigazione internet con Veronica (motore Gopher)
  • 8. Figura: Il primo browser web, il Mosaic (1993; Computer History Museum)
  • 9. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Il progetto GNU, A.D. 1990 “Nel 1990 il sistema [operativo] GNU era quasi completo; l’unica componente maggiore che mancava era il kernel.” (Stallman, 1999). La difficolt` della FSF di rendere il kernel a GNU (HURD) stabile rende scettica la comunit` degli a sviluppatori. Inoltre, l’effetto virale della GPL non piace perch´ e impedisce la combinazione con il software proprietario, e in ultima analisi rende difficile venderlo. Stallman risponde: regalate il codice, vendete il servizio di assistenza. 9/29
  • 10. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source 1991, nasce Linux > From: torvalds@@klaava.Helsinki.FI (Linus Benedict Torvalds) > Newsgroups: comp.os.minix > Subject: What would you like to see most in minix? > Summary: small poll for my new operating system > Message-ID: <1991Aug25.205708.9541@@klaava.Helsinki.FI> > Date: 25 Aug 91 20:57:08 GMT > Organization: University of Helsinki > > Hello everybody out there using minix - > > I’m doing a (free) operating system (just a hobby, won’t be big and > professional like gnu) for 386(486) AT clones. This has been brewing > since april, and is starting to get ready. I’d like any feedback on > things people like/dislike in minix, as my OS resembles it somewhat > (same physical layout of the file-system (due to practical reasons) > among other things). > > I’ve currently ported bash(1.08) and gcc(1.40), and things seem to work. > This implies that I’ll get something practical within a few months, and > I’d like to know what features most people would want. Any suggestions > are welcome, but I won’t promise I’ll implement them :-) > > Linus (torvalds@kruuna.helsinki.fi) > > PS. Yes - it’s free of any minix code, and it has a multi-threaded fs. > It is NOT protable (uses 386 task switching etc), and it probably never > will support anything other than AT-harddisks, as that’s all I have :-(. 10/29
  • 11. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Linus Torvalds nel film The Code, 21 anni 11/29
  • 12. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Linux-Minix: 1-0 per Torvalds! Linus posta il suo lavoro sul kernel nel newsgroup del microkernel Minix (il web, per quanto nato da un anno circa, non era diffuso perch´ mancava un browser decente). e Il microkernel Minix era (a) sperimentale; (b) pi´ complesso u rispetto a un kernel monolitico; (c) lento. Linux invece nasce come kernel monolitico. Tanenbaum scrive a Linus: “Linux ` obsoleto... Progettare un kernel monolitico nel 1991 ` e e un errore di fondo.” Linus, ventunenne, risponde: “il suo lavoro ` fare il ricercatore e il professore: ` una dannata scusa per i e e danni cerebrali di Minix.” 12/29
  • 13. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Linux o GNU/Linux? Stallman vs. Torvalds Fino al kernel Linux 0.11+VM (fine 1991) la licenza di Linus era di questo tipo: “- It’s free (copyright by me, but freely distributable under a very lenient copyright)”. Dalla versione 0.12 (5 gennaio 1992), Linux passa alla GPL. Perch´? “Perch´ il compilatore GCC ` sotto GPL.” e e e Stallman allora minaccia di fare causa a chiunque usi Linux in combinazione con software non-GPL. La risposta di Torvalds ` e sorprendente e creativa. 13/29
  • 14. Linus interpreta creativamente la GPL (1999, T.d.A.) Abbiamo finito per decidere (o forse ho finito io per decretare) che le chiamate di sistema non sarebbero state considerate collegate al kernel. In altri termini, qualsiasi programma che giri sopra Linux non verr` a considerato protetto da GPL. Questa decisione fu fatta molto presto e ho addirittura aggiunto un file speciale leggimi (vedi Appendice B) per essere sicuri che tutti potessero saperlo. Grazie a questo le aziende possono scrivere programmi per Linux senza preoccuparsi della GPL. Il potere di Linux ` tanto nella comunit` di e a cooperazione che ci sta dietro quanto nel codice stesso. Se Linux venisse rapito – se qualcuno tentasse di farne e una versione proprietaria e distribuirlo – tutta la sua appetibilit`, che ` essenzialmente il modello di sviluppo a e dell’open source, sarebbe perso per la versione proprietaria.
  • 15. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Goodbye, “free software”; hello, “open source” Eric Steven Raymond ` un hacker della generazione di e Stallman. Autore di Fetchmail, uno dei primi contributori al progetto GNU, ha scritto il dizionario del gergo degli hacker. Nella primavera del 1993 scopre Linux, e ne rimane folgorato. Capisce che c’` qualcosa di nuovo. e Il 3 febbraio 1998 a Palo Alto, California, Raymond inventa l’espressione “open source”, in risposta all’annuncio dato dalla Netscape di rilasciare il codice sorgente libero in rete per il loro browser, avendo perso la “guerra dei browser” contro Microsoft Internet Explorer, che dominer` il mercato incontrastato. a L’intento era evitare che il motore (Gecko) di Netscape fosse posto sotto licenza GPL: “dobbiamo far accettare il software libero nel mainstream corporate world” (Raymond, 1998). 15/29
  • 16. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Open source, versione 1.0 “Open Source” non significa solo accesso al codice sorgente. Una licenza deve avere diversi requisiti, tra cui: 1. libert` di ridistribuzione. Identica alla libert` 2 della GPL. a a 2. accesso al codice sorgente. 3. diritto (e non dovere, come nella GPL!) di usare la stessa licenza per i lavori derivati. 4. integrit` del codice sorgente dell’autore, i.e. l’autore pu` a o chiedere che un lavoro derivato abbia un nome diverso (principio dei fork). Questo implica l’attribuzione del codice a un autore, cosa negata invece dalla GPL – non a caso il modello anonimo del wiki usa una licenza di questo tipo, la FDL. 16/29
  • 17. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Open vs. free Insieme a Bruce Perens, autore del Contratto Sociale Debian (e coautore di Toy Story), fonda la Open Source Initiative (OSI), che non scrive licenze ma certifica quali seguono i requisiti open source e quali no. Ben presto OSI entra in un conflitto di interessi con la FSF di Stallman. 17/29
  • 18. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source La cattedrale come contrapposizione del bazaar [Il software] viene attentamente lavorato a mano da singoli o da bande di maghi che lavorano in silenzio, senza che alcuna versione beta veda la luce prima del momento giusto... [come in una] cattedrale, da costruire in silenzio e reverenza (Raymond 1997, T.d.A.) Il sapere perpetrato dalla cattedrale ` chiuso esoterico; e viceversa, il sapere del bazaar ` aperto, essoterico, al di l` e a dell’apertura del codice sorgente. 18/29
  • 19. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Il progetto GNU (ma non solo) come cattedrale I programmi GNU sembravano “cattedrali”, monumenti all’etica hacker, impressionanti, pianificati in modo centralizzato, costruiti per durare nel tempo. [...] Linux (anche se era solo la punta dell’iceberg) divenne cos´ la prima vera e concreta dimostrazione al ı mondo intero che la comunit` hacker e il movimento a per il software libero non era solo uno scoordinato gruppo di visionari idealisti e che le cose potevano realmente (e drasticamente cambiare). (Williams in Aliprandi 2005:21) 19/29
  • 20. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Il bazaar di Raymond come mercato dell’abbondanza [Il modello del bazaar] ` un pullulare di progetti e e approcci differenti basati sulla rapidit` dei rilasci... il a mercato interno della reputazione della comunit` a esercita una sottile pressione sulle persone in modo che non si lancino dei progetti se non si ` abbastanza e competenti per seguirli (Raymond 1997, T.d.A.). 20/29
  • 21. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Linux come prototipo del modello a bazaar Lo stile di sviluppo di Linus Torvalds – rilascia spesso e volentieri, delega tutto quello che puoi, sii aperto fino alla promiscuit` – arriv` come una a o sopresa. Nessuna costruzione a cattedrale, silenziosa e riverente – invece, la comunit` Linux sembrava a assomigliare a un vociante bazaar di approcci e priorit` diverse (simboleggiate dai siti di archivio di a Linux, che accettano proposte da chiunque), fouri dal quale sembrava potesse emergere un sistema coerente e stabile solo mediante una successione di miracoli. Il fatto che questo stile a bazaar sembr` funzionare, e o funzionare bene, fu per me un vero shock. (Raymond in Halvelik 2004: 119) 21/29
  • 22. Il punto di vista di Raymond... Ci sono tre livelli, uno ideologico, uno pratico e uno personale. Su quello ideologico... la differenza ` e molto chiara. Richard vuole coscientemente cambiare il mondo e esplicitamente, in una crociata morale. Se non prendi le sue argomentazioni morali astratte, non sposi la sua causa. La via che Linus Torvalds e io, e altri, hanno portato avanti ` pragmatica. C’` un livello e e pratico sul quale c’` un conflitto sulle tattiche da usare e per diffondere il messaggio. C’` anche un livello e personale in cui, be’, le persone hanno un ego e hanno investito nelle ideologie, e se parte di ci` che pensi sia o il tuo pensiero rivoluzionario hai l’impressione te l’abbiano rubato, provi del risentimento. (Raymond in Holmevik 2004:126)
  • 23. ...e quello di Stallman La differenza fondamentale tra i due movimenti risiede nei loro valori, nel loro modo di guardare al mondo. Per il movimento open source, la questione se il software dovrebbe essere a sorgente aperto ` pratica, e non etico. Come si dice comunemente, “open source ` e una metodologia di sviluppo, il software libero un movimento sociale”. Per il movimento open source il software non libero ` una soluzione subottimale. Per il e movimento del software libero, il software non libero `e un problema sociale e il software libero ` la soluzione. e Richard Stallman, Perch´ ’free’ (T.d.A.) e
  • 24. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Linux come ‘oltreunix’ e ‘antimicrosoft’ Vedo Linux come qualcosa che non ` Microsoft – e una reazione contro Microsoft, n´ pi´ n´ meno. Non e u e penso che avr` molto successo nel lungo periodo. Ho a guardato il sorgente e ci sono pezzi buoni e pezzi non buoni. Un insieme disordinato di persone hanno contribuito a questo sorgente, e la qualit` cambia a drasticamente. Ken Thompson, 1999 (in Holmevik 2004:130) Cosa ne pensate della posizione di Thompson, coautore di C e Unix? 24/29
  • 25. La selva dei sistemi operativi liberi all’anno 2000
  • 26. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Microsoft ha paura di Linux: il nuovo Davide contro Golia? 1. OSS pone nel breve periodo una sfida diretta a Microsoft, ai prodotti e alla piattaforma, in particolare nell’area server. Inoltre, il parallelismo intrinseco e lo scambio libero di idee in OSS ha benefici che non sono replicabili nel nostro modello corrente di licenze e pertanto presenta una sfida nella condivisione delle idee dello sviluppo nel lungo periodo [...]. 2. Linux pu` vincere finch´ i servizi / protocolli saranno cose o e utili. 3. Progetti OSS sono stati in grado di guadagnare terreno in molte applicazioni server grazie al vasto utilizzo di protocolli semplici e molto utilizzati. Estendendo questi protocolli e sviluppandone di nuovi, possiamo impedire a progetti OSS di entrare nel mercato. (Raymond Halloween I in Holmevik 2004:147) 26/29
  • 27. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Linux diventa un fenomeno mediatico Figura: Copertina di Wired, novembre 2003 27/29
  • 28. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source L’entusiasmo: abbiamo cambiato il mondo Quando vedi delle URL sui sacchetti della spesa, sui giornali popolari, sui fianchi dei camion, alla fine di un film subito dopo il logo del produttore – quelle eravamo noi, l’abbiamo fatto noi. Abbiamo dato Internet alle gente comune. Abbiamo dato il calcio d’inizio di un nuovo mezzo di comunicazione. Abbiamo cambiato il mondo. (Zawinski in Holmevik 2004: 127) 28/29
  • 29. TCP/IP WWW Cattedrali e bazaar Open source Grazie. Domande? Potete scaricare questa presentazione qui: http://www.slideshare.net/goberiko/ C CC BY: $ Federico Gobbo 2010 di tutti i testi. Pubblicato in Italia. Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 2.5 c delle figure degli aventi diritto. In caso di violazione, scrivere a: federico.gobbo@uninsubria.it. 29/29